10 ago, 11.46 – CRISI EAV, TUTTI A PIEDI: SI ATTENDE FINO A UN'ORA PER L'AUTOBUS

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EAVISCHIA – Vacanze con disagio per i turisti dell’isola verde: la crisi del trasporto pubblico lascia a piedi anche inglesi e tedeschi. L’attesa alla fermata del bus passa da 7 minuti a oltre un’ora. Raggiungere spiagge e calette è diventata un’impresa dal porto a Sant’Angelo. E il caldo d’agosto aggrava i disagi. La società Eavbus è affidata da pochi giorni all’Eav holding, dopo esser stata per mesi nelle mani del curatore fallimentare. L’azienda “non riesce – denuncia Franco Paciello della Faisa Cisal – a garantire il servizio per l’alto numero di mezzi guasti e la mancanza di pezzi di ricambio”.  A Ischia circolano ogni giorno circa 50 autobus dei 90 presenti nel parco auto: 20 bus coprono la fascia mattutina, altri 20 sono in servizio nella fascia pomeridiana e 10 in quella serale e notturna. Molti dei 160 autisti dell’Eav sono costretti quindi a restare nei depositi a “far la guardia” a macchine guaste. Non va meglio con i mezzi in circolazione: “L’aria condizionata – protestano i dipendenti – spesso non funziona. Mancano requisiti fondamentali di sicurezza: si va dai guasti al meccanismo di apertura delle porte al rischio ebollizione”. E se un autobus va in tilt “a pagare i danni sono i dipendenti – continuano gli autisti – Gli utenti sono esasperati: viaggiano come sardine, collassano per il caldo o inveiscono contro il conducente. Qualche giorno fa un turista ha persino chiamato i carabinieri per denunciare l’eccessivo numero di passeggeri. Come si fa a spiegare a tedeschi e inglesi che mancano i pezzi di ricambio? I turisti erano abituati a piacevoli corse nel verde per raggiungere le spiagge. Ora devono affrontare gironi infernali per un tuffo. Eppure in alcuni casi, basterebbero pochi euro per la manutenzione”. La linea più calda sul fronte disagi è la direttrice “Ischia porto – Forio – Sant’Angelo”, molto frequentata. Il trasporto pubblico “è essenziale per Ischia – ricordano le associazioni di consumatori – L’isola non può concedersi il lusso di deludere i turisti. L’Eav e la Regione devono garantire manutenzione e pezzi di ricambio soprattutto per salvaguardare l’incolumità di migliaia di cittadini e stranieri”.