ISCHIA – Una vicenda che ha a dir poco dell’incredibile. I gestori di tre aziende ischitane, due legate al comparto alimentare e l’altra alla riparazione di autovetture, sono stati denunciati in stato di libertà all’autorità giudiziaria dagli agenti del commissariato di polizia di Ischia, che contesta loro il reato di furto aggravato di forniture di beni di pubblica utilità. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i tre avrebbero “bypassato” l’Evi nel fornirsi di acqua causando così un danno di circa 200.000 euro. Ad insospettirsi per primo è stato proprio il consorzio acquedotto e fognature isolano, che si era accorto che non veniva contabilizzato nelle bollette il consumo di un ingente quantitativo di liquido. Inizialmente, dopo aver escluso perdite alle tubature, i tecnici hanno provato a recarsi nella proprietà dove era stato realizzato l’artigianale ma efficace allaccio abusivo. Dopo il diniego di fare accedere gli operai, ha dovuto provvedere la polizia con tanto di autorizzazione del pubblico ministero. Ed è venuto fuori l’arcano. Teatro di questo brutto fatto di cronaca l’area dell’ex Cantina Sociale, in località Pilastri.
[wp_bannerize group="header1"]
