ROMA – “Io credo che si possano fare delle correzioni fortemente motivate soprattutto nei territori particolarmente interessati dalla criminalità organizzata”. E’ quanto afferma il presidente della commissione Giustizia del Senato Francesco Nitto Palma a proposito della riforma delle circoscrizioni giudiziarie che dovrebbe entrare in vigore il 13 settembre. “E’ evidente – aggiunge Palma – che se le richieste di modifica da parte del Parlamento saranno esorbitanti dubito che si potrà trovare accoglimento da parte del ministro Cancellieri e la riforma sarà destinata ad entrare in vigore così com’é”. “Se invece le modifiche saranno minime e mirate come ad esempio quella che potrebbe riguardare il tribunale di Rossano Calabro, che la riforma Severino vorrebbe accorpare con Castrovillari, c’é la possibilità di venire ascoltati visto che riguarda un territorio pesantemente aggredito dalla criminalità organizzata”. Alti possibili “ritocchì, secondo Nitto Palma, potrebbero essere fatti in Campania per “riportare i 19 comuni dei casalesi sotto il controllo del Tribunale di S.Maria Capua Vetere e non di ‘Napoli Nord’ come propone la riforma. O lasciare in vita, per motivi logistici, le sezioni distaccate di Ischia ed Eboli. Ma – precisa – io parlo solo della Calabria e della Campania perché sono le situazioni che conosco meglio”.
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