ISCHIA – Che l’abusivismo edilizio sviluppatosi sull’isola d’Ischia negli ultimi trent’anni fosse da guinness dei primati, lo sapevamo tutti, ma che fossimo diventati maestri anche della “fantasia” e dell’ingegno nella cementificazione selvaggia, beh questo era un primato che speravamo di poter lasciare ad altri. Invece, purtroppo, bisogna prendere atto che non è così. E’ quanto si evince da un sequestro effettuato dagli agenti del commissariato di polizia di Ischia, diretto dal vicequestore Stefania Grasso, che hanno denunciato all’autorità giudiziaria un imprenditore foriano, tale I.R. L’uomo aveva realizzato un’abitazione abusiva di settanta metri quadrati in quel di Lacco Ameno che però – udite udite – era collegata ad un altro immobile oggetto di condono addirittura da una serie di cunicoli sotterranei, scavati proprio per collegare le due strutture e forse anche trasportare materiale edile. Al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine, si apprende, non era stato ancora realizzato l’ingresso laterale della casa abusiva, alla quale si accedeva solo dai tunnel scavati nel sottosuolo. Gli agenti di ps hanno poi posto sotto sequestro anche un capannone sempre di 70 metri quadrati, che presumibilmente sarebbe presto stato trasformato in abitazione. Dell’accaduto è stata notiziata la Procura della Repubblica.