ISCHIA (c.s.) – Con una nota il circolo ischitano di Rifondazione Comunista ricorda la tragedia di sei anni fa ad Ischia, in Piazzetta San Girolamo, quando due operai – era il 18 giugno 2007 – rimasero uccisi ed un terzo ferito a causa di un incidente sul lavoro. Di seguito il testo della nota: “Sono passati sei anni da quel 18 giugno 2007, quando in piazzetta San Girolamo morirono due operai rumeni ed un terzo rimase ferito nel crollo di una impalcatura su cui stavano lavorando. Le condizioni del lavoro ad Ischia sono ancora all’insegna dell’approssimazione, se non di vero e proprio pericolo, considerato quanto sono diffusi sfruttamento, lavoro nero, irregolarità, intimidazioni. Nella gara al ribasso nell’offerta dei prezzi dei servizi, la prima voce che viene eliminata dagli imprenditori senza scrupoli è quella relativa al diritto dei lavoratori ad un compenso adeguato alle mansioni e alle condizioni di sicurezza dell’ambiente in cui si opera. Di fronte a questo consolidato malaffare, che mette a rischio l’incolumità dei lavoratori e, inoltre, falsifica il libero mercato perché agisce come concorrenza sleale, sarebbe doverosa la vigilanza da parte delle amministrazioni e degli organi preposti. Troppo spesso i lavoratori si trovano in una situazione di fragilità e di solitudine davanti a offerte di lavoro ricattatorie, pressati dalle difficoltà della crisi economica e da un esercito di disoccupati pronti a tutto per garantirsi la sola sopravvivenza. E’ per questo che, dove non può il singolo, ha il dovere di intervenire in sua tutela l’istituzione, affinché il governo di tutti non si renda complice degli interessi speculativi e disumani di pochi”