ISCHIA – Il rischio idrogeologico continua a costituire una vera e propria spada di Damocle per le coste isolane, con tutti i rischi ed i pericoli del caso, anche per l’incolumità pubblica. Per questo motivo il sindaco d’Ischia, Giosi Ferrandino, ha indirizzato una nota di sollecito alla Provincia di Napoli nella quale si sottolineano tre anni di silenzio sulla delicata questione e si invita a mettere in atto una serie di opere indispensabili per garantire la sicurezza. Di sotto riportiamo il testo integrale del documento:
“Vista la nota n°18796 del 3.08.2010 con la quale il sottoscritto, in riferimento alla problematica dell’erosione degli arenili, ha sollecitato la SV a predisporre con la massima urgenza una serie di indispensabili interventi manutentivi delle opere di protezione esistenti con rifioritura delle scogliere così come rappresentato nella relazione tecnica allegata alla suindicata nota; Vista la nota n°25919 del 03.11.2010 con la quale il sottoscritto, in riferimento ai danni verificatisi a seguito della violenta mareggiata del 01.11.2010 presso il pontile aragonese in Ischia Ponte e ad integrazione della precedente nota suindicata, ha sollecitato nuovamente la SV a predisporre con la massima urgenza una serie di indispensabili interventi manutentivi delle opere di protezione esistenti con rifioritura delle scogliere; Considerato che dalla data dell’ultima nota trasmessa sono trascorsi tre anni e che la problematica legata all’erosione e alla sicurezza degli arenili del Comune d’Ischia si è ulteriormente aggravata; Considerato che negli ultimi giorni l’Ente in indirizzo sta effettuando in altre parti del territorio provinciale interventi manutentivi delle scogliere esistenti, interventi che fanno parte dell’appalto dove erano previsti anche gli interventi segnalati dal Comune d’Ischia per far fronte alle su esposte problematiche;
Con la presente si
SOLLECITA
l’immediata esecuzione delle opere di manutenzione al Lido d’Ischia più volte menzionate, ribadendo che le condizioni di sicurezza del litorale sono peggiorate rispetto a quanto già segnalato tre anni fa ed un eventuale omissione in tal senso rappresenterebbe una grave negligenza con tutti i risvolti e le responsabilità di ordine civile e penale che si andranno ad accertare.
