ISCHIA – Una nota allarmante, che giunge da Napoli: cìè una malattia che può attaccare viti e vigneti sull’isola producendo effetti devastanti. Il documento, griffato Regione Campania, è stato trasmesso ai Comuni isolani. Nel testo si legge quanto segue: “Si informa che lo Stapa-CePiCa di Napoli (Regione Campania-Assessorato Agricoltura), in seguito ad un ampio monitoraggio sull’isola d’Ischia per seguire la presenza della cicalina Scaphoideus titanus, vettore di un fitoplasma, Flavescenza Dorata costituente il giallume della vite, in ragione del Decreto Dirigenziale della Regione Campania n.71 del 21-3-2011, ha attivato una serie di verifiche presso le aziende agricole viticole. In ragione di accertamenti visivi sulle trappole cromotropiche collocate presso una dozzina di azienda agricole, a copertura di tutti i 6 comuni dell’isola ischitana, ed in seguito ad accertamenti di laboratorio sono stati riscontrate presenze dello Scafoideo sia in agro di Casamicciola (a fine giugno) che in territorio di Forio (nella seconda decade di luglio). Inoltre, fatto più allarmante, è stata riscontrata la presenza della Flavescenza Dorata (ottemperanza Lotta Obbligatoria – D.Min. del 31-5-2000) da campionamenti su tralci e fogliame di vite emersi in località Cuotto”. Insomma, come si nota il “nemico” non soltanto ha già attaccato, ma rischia anche seriamente di attecchire con le conseguenze facilmente immaginabili ed ecco perché bisogna necessariamente correre ai ripari. Dalla Regione Campania e dall’assessorato competente scrivono allora che “In considerazione dei gravi danni che la flavescenza dorata può causare alla viticoltura isolana, si consiglia uno stato di allerta per i viticoltori interessati a tale problematica e di adottare tutti gli strumenti cautelativi ad evitare che il fitofago possa diffondersi e propagare tale temibile malattia”. Stato di allerta, quindi, il che significa adottare tutte le precauzioni possibili per far sì che un virus per adesso localizzato possa estendersi a macchia d’olio e colpire ovunque indiscriminatamente. Per questo i tecnici napoletani aggiungono che “a titolo precauzionale si ritiene opportuno eseguire un trattamento con insetticidi neurotossici come gli esteri fosforici Clorpirifos Metile o Clorpirifos Etile. In virtù delle evidenze espresse, si confida nella massima divulgazione di tale nota e dello stato di allerta dei vitigni sull’isola d’Ischia”. Adesso non resta che sperare che l’appello venga accolto ed il pericolo non sottovalutato, ma su questo nutriamo pochi dubbi. In ballo c’è il raccolto 2013, con la vendemmia ormai alle porte. Che dire, che Bacco ce la mandi buona.