21 agosto, sette anni dopo il racconto di Elena Zani, sotto le macerie morì mia madre Marilena Romanini: “Lo Stato l’ha portato via da me quella sera e poi non ho saputo più nulla”

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L’amarezza di una figlia che quella tragica notte di sette anni fa perse tutto l’amore di una mamma e il suo mondo: “Nessuno si è nemmeno degnato di farmi sapere ne’ come morta, ne ‘il risultato dell’esame autoptico, ne’ cosa è accaduto quel giorno”

 C’è solo una testimonianza, di quegli ultimi momenti, il ricordo di una superstite poi il buio per Marilena Romanini la vittima maceratese del terremoto di Ischia. “Non dimenticherò mai ilcorpicinodi Marilena sotto di me, ilpianto di mio figlio, le paroleterribili dichicamminava sopra di me,le vocisopra le macerie,senza poter gridare aiuto.Solo dal mio letto di Ospedale, quando ero in salvo ho capito il dramma dellamorte di una amica con cui stavi trascorrendo una serata felice e di doverla invece sentireesanimesotto di teche lotti per sopravvivere e dinon poterlasalvare. Daquel giorno il mio cuore non è stato più lo stesso”.  Così Michelina Ciotola, 80 anni, superstite, unica testimone diretta della morte di Marilena Romanini  ci consegna quell’agghiacciante ricordo di cosa fosse successo quella notte del 21 agosto 2017 a lei e Marilena con cui stava cenando. Poi è calato il silenzio. La sua notte del Terremoto del 2017 è durata ben 4 ore in cui è stata sepolta sotto le macerie di Villa Maria in via Serrato, un palazzo multipiano di muratura e cemento armato al Purgatorio in cui abitava con tutta la sua famiglia. La notte di Marilena e la sua famiglia, sua figlia, di cui oggi portiamo il racconto è durata per sempre. Quella sera alle 20.57stava guardando tranquillamente la puntata di “Tempesta d’Amore” seduta intorno al tavolo. Con lei nella sala da pranzo c’era anche Marilena Romanini. All’improvviso il palazzo ha iniziato a ondeggiare. Con loro sepolti vive altre decine di persone tutte miracolosamente estratte vive. A pochi metri di distanza sotto il fregio della Chiesa dell’Addolorata morirà Lina Balestrieri l’altra vittima del terremoto di Ischia.“ Non abbiamo avuto il tempo di dirci nulla, Marilena era davanti a me, seduta, io ero in piedi, le avevo passato il bicchierino di rucolino e stavo per riempire il mio – racconta Michelina – Non abbiamo nemmeno avuto la percezione di ciò che stava accadendo. Una bottae poi più niente.Mi sonorisvegliatanon saprei dire nemmeno quanto tempo dopo incastrata sotto, uno, dueo tre solaiinclinati, sotto pianie pianidi macerieeconla testasopra il corpodiMarilena”.  Per tutta la notte continuarono le ricerche. Michelina e Marilena schiacciati tra la vita e la morte. Dopo ore i figli di Michelina poterono riabbracciarla, Elena Zani, orfana di Marilena non hai più saputo nulla di sua madre. Con Elena in questi anni abbiamo condiviso il dolore e i ricordi.

-Elena per te è un terremoto che non finisce mai?

“Il ricordo di quel momento è ancora vivo. Impossibile dimenticare. Avevamo condiviso desideri e speranze, le foto di Ischia, mi aveva parlato di come voler restare e mi aveva addirittura inviato delle foto di come avrebbe voluto la sua tomba li a Casamicciola che amava profondamente. L’aveva scelta come sua terra. Ci eravamo sentite per telefono. Poi non ho saputo più nulla. Solo notizie raccolte cosi ed i racconti”.

-Ci sono gli anniversari, si chiede di non dimenticare, è stato lo stesso con la tua famiglia con te, con tua madre?

“ Guarda, referisco stare nel mio silenzio. Tanto le lamentele e le polemiche non vengono mai ascoltate. Magari scriverò qualcosa per te, cercando di non dire sempre le stesse cose per non rischiare di essere prolissa. Anche se poi in verità non c’è altro da dire. Qualcosa voglio dirtelo, per mia Madre”.

-Prego.

“ Il ricordo della sua morte, di come è morta mia Madre non mi abbandona. Vorrei tornare in quel paradiso che a ragion veduta amava tanto, lei come tutti gli abitanti del luogo, ma ora ho paura per il brontolio dei campi flegrei e per il trauma della tua tragedia. Non si può pensare: cosa vuoi che succeda! Abitate in luoghi tanto affascinanti quanto pericolosi. Quindi il mio monito è sempre lo stesso“.

-Quale?

“Chiedo allo Stato, per  il dolore provato dalle infinità di esseri umani colpiti dalle tragedie naturali di formare piani di costruzione sicuri per l ‘essere umano, leggi adeguate e competenza dei casi. Ma chi vuoi che mi ascolti… madre mia (dice Elena invocando Sua Madre ndr). Vuoi sapere di mia Madre? Anche io!”.

-In che senso?

“Lo stato l’ha portato via da me quella sera e nessuno si è nemmeno degnato di farmi sapere ne’ come è morta, ne ‘il risultato dell’esame autoptico, ne’ cosa è accaduto quel giorno”.

-Dopo quella enorme tragedia, il via vai di istituzioni e le parole il nulla, anche su quella terribile morte?

“Se non fosse stato per un carabiniere del luogo che ho incaricato di indagare e che appena ha potuto ha ricostruito le cose e al quale sarò grata per sempre tutt’ora non avrei saputo nulla di te, al pari di uno sconosciuto, come se Marilena Romanini non avessi mai avuto una figlia. Siamo solo merce di scambio per giochi di potere e denaro. Ai poteri forti in realtà non interessa proprio nulla dei sentimenti e del bene degli esseri umani”.

-E’ Terribile!

“ Fanne ciò che vuoi Ida. Ti affido queste parole. Ma se qualcuno ti chiede di’ che non voglio essere contattata Grazie un grande bacio e tanti auguri per il futuro tuo e dell’isola“.

MARILENA ROMANINI 

Marilena Romanini era un’infermiera maceratese che aveva scelto Ischia come sua patria d’adozione e ad Ischia. Una donna, una madre, una nonna che il terremoto di Casamicciola ha strappato ai suoi affetti. Sono passati 7 anni da quel terribile 21 agosto. E Marilena, il suo volto sorridente, da quel giorno accompagna i ricordi di questa isola,ha unito due comunità, Ischia al Centro Italia, nel dolore per una morta giunta di notte “come un ladro”.Ischia, Casamicciola,Civitanova Alta,Monte San Giusto, dove la donna ha vissuto per diversi anni. Un dolore forte di cui è tornata a parlare nel giorno delle commemorazioni la figlia Elena Zani che che vivono a Civitanova, ma che ad Ischia guarda con lo sguardavo di una bambina che in questa isola ha perso tutto, un pezzo di mondo, la vita, ha perso sua madre. Torna il ricordo buio di quella notte, il 21 agosto del 2017 quando Mamma Marilena era a Casamicciola Terme .