ISCHIA – È un Valerio Sgarra sorridente ed ironico quello che abbiamo incontrato al termine della “presentazione performativa” della sua prima fatica letteraria dal titolo “Serenate a mano armata”. L’incontro con l’autore, condotto dal giornalista Ciro Cenatiempo e dalla dottoressa Isabella Puca, è stato preceduto dal monologo “Notte, Sera e Matina”, interpretato dall’attore napoletano Gianluca D’Agostino. Ecco le impressioni di Sgarra al termine della sua performance canora «Penso che questa serata abbia rappresentato pienamente quello che, come da didascalia dell’evento, è il mio mondo. Senza peccare di autoreferenzialità, si è passati dalla letteratura, al teatro, dal sarcasmo all’intimismo, fino ad arrivare al tuffo nel vuoto di un super santos». Chiediamo al moderno chansonnier partenopeo quale delle sue numerose canzoni lo rappresenti maggiormente e per quale motivo «Tra quelle eseguite “Non è Parigi” e “Paradiso ad ore”, perché rappresentano entrambe, in modo assolutamente diverso, il mio rapporto con Napoli: la prima sarcasticamente indolente e strafottente, la seconda aggressiva, sfacciata e spaccona. Ma anche “Banalità”, che è la mia personalissima “Avvelenata”, nonché l’ultimo brano scritto e terminato». Ricordiamo ai lettori di Isolaverdetv.com che è possibile ascoltare le canzoni di Valerio Sgarra suwww.myspace.com/valeriosgarra e anche consultare la pagina Facebook del libro “Serenate a mano armata”, acquistabile nelle migliori librerie. Francesco Castaldi (foto: Alessandra Massa)