30 giu, 13.19 – SPIAGGE, CALANO PRESENZE E PURE I PREZZI: MA AD ISCHIA E' DAVVERO COSI'?

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spiaggeISCHIA – “Meno 40% le presenze in spiaggia a maggio e giugno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, l’estate 2013 è cominciata malissimo” questo lo sfogo di Riccardo Borgo, presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari aderente alla FIPE/Confcommercio. “Le condizioni atmosferiche non favorevoli, la pioggia e soprattutto le temperature ben al di sotto della media stagionale hanno comportato lettini vuoti, ombrelloni chiusi, frigoriferi pieni di gelati e bibite, panini ed insalate invenduti – continua Borgo – la ristorazione, in generale, poi, ha subito una diminuzione di oltre il 50% complice anche la crisi economica”. Oggi il turista preferisce non rischiare: se c’è il sole e fa caldo sceglie la spiaggia, se è coperto rimane a casa. Sempre più spesso, poi, si consultano le previsioni meteo in tv o con lo smartphone – quasi nessuno telefona più allo stabilimento per chiedere informazioni, come si faceva sino a poco tempo fa – e se il meteorologo di turno sbaglia a rimetterci sono ancora gli imprenditori balneari, le spiagge rimangono desolatamente vuote anche se non si vede una nuvola in cielo!”. Un quadro allarmante, non c’è che dire, e che tutto sommato calza alla perfezione con quanto accaduto ad Ischia, dove un’estate che stenta a decollare non favorisce certamente chi dovrebbe usufruire dei servizi offerti dagli stabilimenti balneari: è innegabile che fin qui, a parte una settimana di caldo afoso, la vera estate non l’abbiamo ancora vista e siamo ormai arrivati a luglio. Quest’anno i prezzi dei servizi di spiaggia, così come confermato anche dalle principali associazioni dei consumatori, non sono aumentati, anzi, talvolta sono addirittura diminuiti, grazie ad alcune iniziative e ‘pacchetti’ studiati appositamente: si va dall’ombrellone condiviso al lettino low-cost, dal 3X2 al ‘pomeriggio convenienza’ fino all’aperitivo al tramonto, i balneari non hanno lesinato in fantasia pur di attrarre i clienti nelle loro spiagge. In questo, per la verità, troviamo però delle differenze con la nostra isola, dove degli aumenti per la verità si sono registrati: in particolare in alcune zone del Comune d’Ischia, dove la riduzione degli spazi a disposizione a causa del problema dell’erosione ha indotto alcuni gestori a rivedere le tariffe verso l’alto. Per la serie, visto che gli spazi sono limitati, bisogna pur rimediare in qualche modo ai mancati incassi. Difficile dire se questa sia o meno una scelta giusta dal punto di vista aziendale: l’impressione è che magari potrebbe rivelarsi tale nei quindici giorni di agosto in cui Ischia solitamente fa l’overbooking, ma potrebbe non pagare a luglio: la crisi economica è quella che è, e molti potrebbero decidere di rinunciare a lettino ed ombrellone.