4 lug, 12.15 – 19 ENNE SUICIDA A FORIO, LA LETTERA ALLA MADRE: "HO PERSO TUTTO ALLE SLOT"

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chiesa-del-soccorsoISCHIA – Adesso sarebbe troppo facile dire che questo è un suicidio di Stato. In fondo è così, e lo sappiamo tutti, compresi gli stessi governanti. Ma così va il mondo, ogni guerra ha le sue vittime, come si dice in gergo, anche se stavolta ha lasciato sul campo una giovane vita di appena diciannove anni. La lettera ritrovata in tasca a Marco Castaldi, suicidatosi questa mattina alle prime luci dell’alba nella zona del Soccorso, a Forio, non lascia spazio a dubbi alcuni: il perdono alla madre per aver investito tutti i soldi di famiglia nelle video slot è una testimonianza drammatica, purtroppo postuma. Non ce l’ha fatta a reggere, Marco, ed ha deciso di farla finita, ucciso da macchinette mangiasoldi che sono diventati una vera e propria piaga sociale ma che resteranno al loro posto, senza che nessuno si faccia carico di rimuoverle, in autonomia, come coraggiosamente hanno fatto in un passato più o meno recente alcuni esercizi commerciali, al pari di qualche altra mosca bianca che si è rifiutato di installarle nei propri locali. Marco Castaldi, purtroppo, è soltanto la punta dell’iceberg, dietro di lui – che ha scelto una forma estrema ed eclatante per svelare all’isola il suo dramma – c’è la condizione drammatica in cui versano tanti uomini e donne, che “ammaliate” da quelle apparecchiature maledette lasciano anche i propri congiunti senza il piatto a tavola. Verrebbe voglia di sperare che questo sacrificio umano serva a qualcosa, ma tanto sappiamo già tutti che non sarà così. Dove c’è profitto, in fondo, non c’è vita umana che tenga.E questo, più di ogni altra considerazione, regna l’idea del baratro nel quale siamo precipitati. Decisamente senza ritorno.