4 lug, 15.14 – VIDEOSLOT ASSASSINE, L'IMPRENDITORE: LE RIFIUTAI QUANDO FRUTTAVANO UN BOTTO DI SOLDI

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cesare di scalaISCHIA – La notizia del suicidio del diciannovenne baranese Marco Castaldi, che si è tolto la vita questa mattina lanciandosi dal Piazzale del Soccorso nel vuoto perchè aveva perso tutti i risparmi giocando alle videoslot, ha naturalmente gettato nello sconforto la comunità isolana ma anche riaperto il dibattito sul proliferare di queste macchinette sempre “succhiasoldi” ed in alcuni casi anche assassine. Ma ci sono anche storie parallele da raccontare, di cui si è detto ma probabilmente si è detto troppo poco, anche perchè se in passato un esempio del genere fosse stato seguito di certo a quest’ora sull’isola verde ci sarebbero meno persone sul lastrico e distrutte non soltanto economicamente dal gioco d’azzardo. E’ il caso di Cesare Di Scala, imprenditore ischitano e titolare dell’accorsato Bar Vittoria nella centralissima Piazzetta San Girolamo, il cuore pulsante del Comune capofila, che di quegli apparecchi non ha mai voluto neppure sentirne parlare. E oggi racconta la sua storia: “Non ne ho mai voluto sapere di quelle dannate macchinette – spiega a Isolaverde TV – ed attenzione, parlo di diversi anni fa, in tempi non sospetti. Anche persone decisamente influenti volevano convincermi ad installarle. Era ancora periodo di vacche grasse, vi basti immaginare che mi avevano prospettato guadagni fino a diecimila euro al mese, che sono molto più di una tentazione”. Ma anche di fronte all’irresistibile profumo del denaro, Di Scala rispose picche: “Quegli aggeggi avrebbero mandato sul lastrico un sacco di gente – sottolinea – non ci voleva molto a capirlo. Oggi in molti li stanno dismettendo ma solo perchè sono presenti ovunque e dunque fruttano meno che in passato e perchè ormai con la crisi economica c’è ben poco da mungere. Io l’ho fatto quando realmente avrei potuto arricchirmi, e di questo, mi sia consentito, ne vado fiero e me ne vanto…”.