4 lug, 20.36 – RIEPILOGO: DISTRUTTO DAL GIOCO, SUICIDA 19 ENNE BARANESE

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CASTALDIISCHIA – Ha pensato di averla combinata grossa, forse troppo grossa. E così ha deciso di farla finita, con una lucidità davvero impressionante. Ieri mattina, alle prime luci dell’alba (intorno alle 5.30, secondo quanto stabilito dal medico legale) il diciannovenne Marco Castaldi, per tutti Mario, di Barano d’Ischia, si è tolto la vita lanciandosi nel vuoto da un’altezza di quaranta metri. Il folle gesto è stato perpetrato in una delle zone più belle e suggestive dell’isola verde, il Piazzale del Soccorso, alle spalle della omonima Chiesa. Il ragazzo era disperato perché aveva perso tutti i risparmi di famiglia giocando on line a videopoker ed a video slot. A lanciare l’allarme, intorno alle 8, un peschereccio che transitava nello specchio d’acqua  di Forio d’Ischia (ironia della sorte, il Comune isolano con la maggiore concentrazione di sale slot ad Ischia) ed ha notato un corpo esanime riverso sull’asfalto. Immediatamente sul posto sono giunti vigili del fuoco, carabinieri ed un’ambulanza dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, con i sanitari che però non hanno potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso. Il sostituto procuratore di turno ha disposto l’esame autoptico ed il trasferimento della salma a Napoli, ma sulla dinamica dell’accaduto sembrano proprio non esserci dubbi. Marco in tasca aveva un biglietto nel quale chiedeva scusa alla madre ed ai parenti: “Ho perso tutto alle video slot, perdonatemi”, poche righe nelle quali spiegava in maniera minuziosa e capillare cosa aveva mandato in fumo i risparmi di famiglia. Un dispiacere troppo forte da digerire, anche perché la sua non era certo una famiglia facoltosa: padre operaio edile, madre casalinga con tre figli da accudire., una casa in affitto nella frazione di Piedimonte, dove ieri si respirava un’aria di mestizia davvero surreale. E poi c’è lo strazio della madre, a cui inizialmente non è stata data la ferale notizia. Quando l’ha appresa, però, la donna non ha retto al dolore e per la disperazione ha accusato un malore. Per questo motivo si è reso necessario un ricovero precauzionale in ospedale, dove è rimasta in stato di choc. E adesso, sull’isola, si riaccende il dibattito su quella che sta diventando una vera e propria piaga sociale, che ha portato diverse famiglie a ridursi sul lastrico con genitori – uomini e donne, indistintamente – che hanno bruciato ingenti capitali a caccia della fortuna o del brivido perverso che evidentemente regala loro le slot. E non bastano le iniziative di chi in passato ha rimosso le maledette macchinette dal proprio esercizio o di chi, come Cesare Di Scala, titolare del Bar Vittoria a Corso Vittoria Colonna, il salotto di Ischia, non ha mai voluto saperne di installarle: “E attenzione – spiega – parlo di diversi anni fa, in tempi non sospetti, di vacche grasse: vi basti immaginare che mi avevano prospettato guadagni fino a diecimila euro al mese che erano molto più di una tentazione ma ero già consapevole che quelle diavolerie avrebbero ridotto sul lastrico un mare di gente. E non mi ero sbagliato”. Si pensa poi anche a possibili soluzioni da adottare per arginare se non debellare completamente il fenomeno sull’isola verde. L’assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Ischia, Giosuè Mazzella, parla ad esempio “di studiare possibili agevolazioni, cercando di individuare le formule realmente fattibili, per tutti gli esercizi commerciali che rimuovano le video slot. Quanto accaduto oggi (ieri per chi legge, ndr), è inaccettabile, perché di fatto lo Stato, pubblicizzando in maniera pressante lotterie e giochi on line, alimenta un fenomeno che costa la perdita di vite umane. E questo, francamente, non è più tollerabile”.

Gaetano Ferrandino