ISCHIA (GENNARO SAVIO) – Dopo la consegna della petizione con cui circa duecento residenti di via Antonio De Luca chiedevano la perizia statica e l’eventuale conseguente rimozione del Leccio secolare presente sulla sede stradale all’ingresso del Quartiere di Casalauro a Ischia Ponte e il cui imponente tronco presenta una paurosa inclinazione di quaranta gradi rispetto all’asse verticale del tronco stesso, altri cittadini “senza se e senza ma” ne chiedono la messa in sicurezza. E così dopo settimane di “tira e molla” la montagna sembra aver partorito il topolino. Infatti l’Amministrazione comunale di Ischia, guidata dal Sindaco Giosi Ferrandino, cercando probabilmente di salvare capre e cavoli, sembrerebbe orientata a limitarsi a fare eseguire solo uno sfoltimento della chioma. Per la cronaca, ricordiamo, che l’imponente albero fa ancora più paura da tre anni a questa parte in quanto nell’estate del 2009 i lavori stradali e gli scavi realizzati a pochi centimetri di distanza dal Leccio, ne avrebbero inevitabilmente reciso le radici rendendolo ancora più pericoloso. Inutile dire che a Casalauro l’allarme è ulteriormente aumentato dopo che le cronache hanno riportato notizie relative alla morte di alcuni cittadini schiacciati da alberi secolari crollati improvvisamente al suolo. E in alcuni casi, vergogna delle vergogne, si è trattato di tragedie annunciate visto che la pericolosità degli alberi crollati era stata ampiamente denunciata. Ennio Anastasio, promotore della petizione popolare sottoscritta nelle ultime ore da altri cento cittadini, in attesa che sia fatto uno studio approfondito sullo stato di salute del Leccio, denuncia il mancato transennamento e la verifica statica richiesta dai Vigili del Fuoco il 27 novembre del 2012. Personalmente, che già negli anni addietro avevo posto il problema del pericolo di questa pianta e che nel frattempo non è stata messa in sicurezza, ci tengo a ripetere che sono profondamente addolorato per il fatto che per una questione di sicurezza questo Leccio rischia di essere abbattuto, ma la vita umana, di quella degli uomini, delle donne e dei bambini che a centinaia ogni giorni transitano sotto questo imponente albero, vale molto, ma molto di più di un fusto seppur secolare e assurto di diritto a simbolo di un intero Quartiere. Noi non sappiamo se il Leccio di Casalauro sarà solo potato o se ci saranno interventi di messa in sicurezza. Ma una cosa è certa. Se prima o poi dovesse crollare, nessuno potrà dire “Ma io non sapevo” e ognuno a quel punto dovrà assumersi le proprie responsabilità.