5 lug, 14.12 – SUICIDIO DA VIDEOSLOT, IL CODACONS ALLA PROCURA: VALUTARE ISTIGAZIONE AL SUICIDIO

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codaconsISCHIA – Come annunciato ieri, il Codacons ha inviato questa mattina un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli in merito alla morte del 19enne di Ischia, suicidatosi dopo aver perso tutti i soldi al gioco.

Nell’esposto il Codacons diffonde gli allarmanti dati sul gioco d’azzardo in Italia e sulle dipendenze che colpiscono i giovani, e chiede alla magistratura di accertare le responsabilità legate all’episodio, alla luce della possibile istigazione al suicidio e altri reati. Si legge nella denuncia dell’associazione:

“Pur essendo quella del gioco d’azzardo una pratica antica, è purtroppo ormai evidente che nell’ultimo ventennio, a causa anche dell’introduzione di varie forme di scommesse, lotterie e apparecchi elettronici, nonché attraverso internet, è in costante e forte espansione. Sono circa 30 milioni gli scommettitori nelle varie categorie di giochi oggi in Italia, senza contare le attività dei casinò, dei circoli privati nonché il gioco clandestino, con un volume di spesa che ha raggiunto la ragguardevole cifra di quasi 164 miliardi di euro negli ultimi sei anni.

Essa sta diventando una vera e propria emergenza sociale, soprattutto alla luce del fatto che i maggiori giocatori sono i giovani. Per meglio rappresentare la gravità di tale situazione, si evidenziano alcuni importanti dati:

– l’85,5 % di chi ha tra i 10 e i 19 anni dice di giocare; il 67 % di chi pratica giochi su internet ha meno di 29 anni; il 56 % dei giovani tra i 10 e i 19 anni dichiara di giocare per passare il tempo; il 10 % dei minori gioca più di tre volte alla settimana e per più di tre ore.

Secondo recenti studi il gioco d’azzardo può diventare in alcune persone una vera e propria patologia, detta gioco d’azzardo patologico, che spinge a giocare in maniera compulsiva per vivere l’eccitazione del rischio, che spesso è tanto più forte quanto più alta è la posta in gioco. Le persone affette da tale patologia, pur conoscendo il funzionamento del mondo del gioco d’azzardo, continuano a giocare senza riuscire a fermarsi, sia che stiano vincendo sia che stiano perdendo, finché non hanno perso tutto quello che potevano giocare”.

 

E sule cause del suicidio del 19enne il Codacons ha chiesto nell’esposto di

utilizzare ogni strumento investigativo consentito dalla legge e dal rito allo scopo di predisporre tutti i controlli necessari per accertare e verificare se quanto contenuto negli articoli di stampa e dai siti web, in merito alla tragedia sopra denunciata corrisponda a verità ed in tal caso se vi siano stati comportamenti da parte di soggetti terzi tali da aver rafforzato il proposito di suicidio del giovane 19enne, nonché la sussistenza di  fattispecie penalmente rilevanti sulla base dell’art. 40 del codice penale che afferma: “Non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo”, per il reato di omissioni in atti di ufficio ex art. 328 c.p., nonché reati di istigazione o aiuto al suicidio ex art. 580 c.p. nei confronti dello Stato, della Regione Campania, della Provincia di Napoli e del Comune di Forio e di tutti i soggetti, privati e/o istituzionali, addetti ad attività di controllo e di sicurezza, e, in caso affermativo, esperire nei confronti di coloro che saranno ritenuti responsabili, l’azione penale per tutti quei reati che la SV. riterrà applicabili”.