500 nasse “abusive” in area marina protetta, maxi sequestro tra Ischia e Vivara

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Operazione di guardia costiera e Regno di Nettuno, in collaborazione con un diving e un pescatore locale: rilasciato in mare il pescato. Miccio: “Proseguiamo  opera di sensibilizzazione”

Circa cinquecento nasse erano state calate illecitamente all’interno di una delle zone di maggiore protezione dell’area marina protetta Regno di Nettuno, fra Ischia e Vivara: così, con un’operazione sinergica che ha visto operare la guardia costiera di Ischia, al comando del tenente di vascello Antonio Magi e con il coordinamento della Direzione Marittima di Napoli, insieme con lo staff del Regno di Nettuno, un diving e un pescatore locale, gli attrezzi da pesca ‘abusivi’ sono stati posti sotto sequestro nelle scorse ore.
Le nasse, non segnalate, erano artatamente celate sul fondale marino e sono state individuate grazie all’impiego di un diving locale: dopo averle individuate, sono state recuperate grazie al prezioso contributo di un pescatore professionista, che ha sacrificato diverse ore del proprio tempo per tutelare la risorsa al fianco delle istituzioni.
Gli attrezzi erano stati calati da poco: il prodotto ittico, ancora vivo, è stato liberato in mare.  Sono in corso le verifiche volte all’identificazione dei trasgressori, che comunque già registrano un notevole danno dovuto al sequestro dell’attrezzatura ed al mancato incasso, peraltro nei giorni di festività.
“Ancora una volta siamo protagonisti di una operazione esemplare, anche grazie alla sinergia dei diversi attori del nostro mare. – commenta il direttore del Regno di Nettuno, Antonino Miccio – La repressione delle attività illecite si accompagna a una costante sensibilizzazione degli operatori del mare, che nell’anno che va a concludersi ha portato risultati significativi nella nostra area marina protetta”.