ISCHIA – C’è l’ombra dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici sull’iter di privatizzazione della Caremar, il che spiega anche perchè non si arriva alla tanto attesa fumata bianca. Nel mirino dell’organismo ci sarebbero versamenti effettuati dalla cordata aggiudicataria, la Snav Rifim, effettuati dopo l’apertura delle buste quando peraltro gran parte dei candidati erano stati esclusi dalla gara. E non a caso c’è anche chi ha chiesto di vederci chiaro, chiedendo formalmente un parere sul modo in cui è stata condotta finora la gara: la società Marworld ship management and service spa, che fa capo all’armatore Tomasos ed alla TTT Lines, infatti, ha presentato la richiesta di un parere all’ufficio precontenzioso dell’Authority sui contratti pubblici. Insomma, la faccenda rischia di ingarbugliarsi ancora, e non poco…
