A ISCHIA LO SCEC PER L'ECONOMIA SENZA DEBITO

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DAL BLOG DI BEPPE GRILLO

Oggi parliamo di Politica, quella con la “P” maiuscola.
Quella che serve a risolvere i problemi delle persone comuni, non ad ingrassare schiere di parassiti inutili e dannosi, quella che si fa dal basso, dando informazioni per creare consapevolezza e partecipazione.
Ebbene tale Politica, proprio perché al centro ha il benessere inteso come piacere di vivere ed ha come protagonisti gli stessi che ne beneficeranno, ovvero il popolo sovrano, partorisce sempre buone idee.
Idee che mettono al centro i cittadini e non qualche occulta e (im)potente casta che pensa solo a sé stessa.
In che situazione economica siamo?
Continuano a parlarci di crisi, spread e “debito pubblico” *.
Sembra tutto molto complesso. Roba da “professori”. Invece non lo è. E’ tutto molto semplice!
Il debito esiste perché il denaro, che è solo un mezzo per facilitare gli scambi, viene creato dal nulla dalle banche (tipografie) e prestato agli stati con un INTERESSE, il che rende questo debito inestinguibile, non esistendo fisicamente la moneta per ripagare capitale e interessi, a meno che non si stampi altra moneta.
Ma anche essa sarà prestata con interessi. Da qui la bolla in cui ci troviamo e che è destinata a scoppiare. Et voilà! È servito il debito infinito che si auto-genera. Mi tolgo il cappello di fronte agli “economisti” che sono riusciti a generare questo mostro e vengono premiati col Nobel invece di essere messi alla GOGNA PUBBLICA.
Ma chi, come e quando ci ha interpellati per chiederci se eravamo d’accordo a cedere la sovranità monetaria e ad indebitarci con una banca privata? Questa è di fatto la Banca Centrale Europea (BCE) che stampa gli euro, se guardate dietro i nomi pomposamente istituzionali ci sono dei privati, banche private.
E queste banche private costringono interi popoli, (penso ai greci che in questo momento sono in prima linea per difendere il loro diritto ad una vita dignitosa e poi anche a noi italiani assieme all’80% della popolazione mondiale ) a soffrire, non per la scarsezza di cibo e risorse ma per la mancanza di moneta per poterli acquistare?!

Come se ne esce? Beh mi sembra ovvio: riprendendoci la moneta. Ovvero creando qualcosa che possa in parte sostituirla e farla tornare al suo uso originale, che sia libera dalla schiavitù intrinseca del debito. Una moneta che non si presta, perché ti viene regalata, che non ha un tasso di interesse, il cui valore lo stabiliscono di volta in volta i cittadini tra loro, scambiandosi prestazioni e produzioni locali.
Una moneta che non potrà mai essere usata per traffici illeciti, né potrà portare, ad esempio, la ricchezza prodotta sull’isola fuori dalla stessa, facilitando così la creazione e l’accumulo locale di valore. Una moneta che non vale la pena falsificare perché al centro non c’è il profitto, ma la solidarietà.
E badate bene non parlo dell’elemosina, della carità o dei fondi che ogni tanto inviamo in Africa, no! La solidarietà è quella che una comunità locale, nel nostro caso l’isola d’Ischia, deve necessariamente sviluppare nei momenti di crisi.

Basta chiedere ai più anziani “come si tirava avanti in tempi di carestia terremoto o guerra?”. Aiutandosi, collaborando a rimuovere le macerie della casa caduta, scambiandosi prodotti e abilità artigiane, sentendosi parte di un unico organismo interdipendente e non cellule autosufficienti quali non siamo né potremmo mai essere.
Se si riflette bene tutta la nostra vita dipende da altri o da altro, quindi nessun uomo è un isola.

Come risposta a tali questioni nasce a Napoli nel 2006 lo ScEC.
Cos’è lo ScEC?
Lo ScEC (Solidarietà ChE Cammina)non è né più e né meno che un buono sconto, spendibile congiuntamente all’Euro (€) in una rete di esercizi (Arcipelago ScEC), a cui però sono legati numerosi vantaggi in più.
Come funziona?
Qualsiasi persona fisica può iscriversi GRATUITAMENTE all’associazione Masaniello attraverso uno dei punti ScEC che stiamo attivando sull’isola. Basta fornire Nome, Cognome, Indirizzo E-mail e Codice Fiscale. Al nuovo iscritto viene immediatamente aperto un conto corrente in ScEC su cui è possibile operare via internet e smartphone, e vengono consegnati, parte in contanti e parte in accreditata accredito sul conto ScEC, fino ad un massimo di 500 ScEC all’anno (per ora).

Con in tasca gli ScEC e gli Euri si può fare la spesa, riparare l’auto, regalarsi un massaggio o riparare il rubinetto presso tutte la attività produttive, agricole, artigianali, professionali, commerciali etc. che partecipano al circuito ScEC (la lista aggiornata è disponibile su internet).
I titolari di attività o semplici prestatori d’opera, detti “Accettatori”, decidono autonomamente rendendolo noto, la percentuale di sconto che applicheranno ai possessori di ScEC, detti “fruitori”, i quali pagheranno in euro il prezzo scontato e in ScEC la differenza sul prezzo iniziale. A questo punto chi ha erogato il bene o servizio potrà a sua volta utilizzare gli ScEC presso altre attività secondo le necessità della sua vita quotidiana.

Il fruitore A si reca presso il Negozio B che accetta ScEC al 10% della spesa; A acquista beni per 10€ e pagherà a B la somma di 9€ + 1ScEC.
Il titolare del Negozio B a sua volta si reca presso il Negozio C, che accetta ScEC al 10%; B acquista beni per 20€ e pagherà a C la somma di 18€ + 2ScEC.
E così via!

Cosa è successo in questo processo?
Il cittadino si è ritrovato, semplicemente iscrivendosi GRATIS e ricevendo gratis gli ScEC, ad avere un maggiore potere di acquisto.
In pratica in una famiglia di 4 persone è come se fossero entrati, a parità di condizioni, 2 stipendi in più. Si determina quindi un risparmio in un momento di crisi che si traduce in più soldi in tasca conseguentemente una maggiore propensione a spenderli.
I commercianti non hanno “bruciato” lo sconto fatto, come accade normalmente, ma lo hanno monetizzato e di conseguenza potranno spenderlo a loro volta. Inoltre avranno guadagnato un vantaggio competitivo rispetto ad una concorrenza “esterna” molto agguerrita (e penso ad esempio alla salumeria di quartiere V/s il supermercato della multinazionale francese ).
I prodotti e gli artigiani locali saranno meno cari di quelli di terraferma favorendo e aiutando la NOSTRA economia.
E il turismo? Si sa Ischia vive di turismo. Ebbene quale migliore pubblicità per una località turistica poter dire ai suoi potenziali clienti: “Vieni da noi acquistando un pacchetto vacanze sostenibile e, appena sbarchi al porto, ti diamo 200 ScEC da spendere nei negozi convenzionati e che rappresentano uno sconto sul tuo soggiorno.
Tutto questo nell’idea di realizzare un progetto di turismo sostenibile che il circuito ScEC si impegna a sostenere.

E le Pubbliche Amministrazioni?
Chiaramente dipende da chi saranno i prossimi amministratori…

Il Movimento 5 Stelle dell’Isola d’Ischia ha inserito lo ScEC nel suo programma per le amministrative intendendo con lo stesso finanziare e incoraggiare progetti sociali, comportamenti virtuosi e iniziative di solidarietà che comportino un risparmio per le casse comunali.

Queste sono le idee intelligenti, che muovono il Movimento 5 stelle in tutti i settori del vivere di una collettività.
Un esempio su tutti. I 6 comuni isolani spendono per la raccolta e il conferimento dei rifiuti tra i 30 e i 40 milioni di euro all’anno! la frazione umida costituisce il 35-40% di questi rifiuti. Abbandonando la TARSU (tassa) in favore dell TIA (tariffa) si può incentivare il compostaggio domestico diminuendo percentualmente la parte variabile della TIA ai cittadini che si impegnano a mettere una compostiera familiare o di quartiere per la produzione di compost. Non raccogliendo né conferendo tale frazione di rifiuti, le amministrazioni risparmierebbero circa 10 milioni di euri/anno che potrebbero essere investiti finanziando cooperative di giovani che verrebbero così introdotti in un mercato del lavoro alternativo e sostenibile, oltre che virtuoso.

– Prossimamente –

Parleremo di Energia che deve essere libera gratuita e autoprodotta in un sistema di micro-co-generazione. Basta gas, petrolio e bollette da pagare, l’energia è dappertutto ed è accessibile come l’aria che respiriamo.

Parleremo anche di Trasporti e di come ridurre drasticamente quelli privati con progetti tipo car/bike-sharing e trasporti interfrazionali (a emissioni zero), con enormi risparmi per il cittadino, per la salute e vivibilità dell’isola. E altro ancora su esperienze di altri paesi come il Taxi Cox.

Parleremo di Trasparenza e Partecipazione dei cittadini alla Pubblica amministrazione e della diffusione universale dell’accesso a internet con l’istituzione della cittadinanza digitale e rete wifi pubblica, con enormi risparmi di tempo, soldi e stress per tutti.

Signori è giunta l’ora della riscossa! FateVi forza, partecipate a questi progetti, seguiteci, diffondete le idee, avanti abbiate coraggio. Il coraggio di cambiare. Nel presente. Per il futuro.
Noi non siamo politici di mestiere, non ci interessa né il potere né i soldi.
Il Movimento 5 Stelle è l’unica formazione politica nella storia di Italia ad aver rinunciato ai rimborsi elettorali e i cui consiglieri regionali si sono autoridotti lo stipendio da 10 a 2mila euro al mese ridistribuendo i soldi tra i cittadini.

Siamo cittadini quanto voi. Magari un po’ più informati e con tanta voglia di cambiare questo sistema marcio che scricchiola ormai paurosamente sotto il peso delle sue stesse menzogne.

IO USO LO SCEC E VOTO MOVIMENTO 5 STELLE!

* Davvero ci converrebbe iniziare a chiamarlo con il suo vero nome, ovvero Deficit Istituzionale, cioè del Governo, non dei cittadini (lo Stato) che non l’hanno contratto né hanno beneficiato di quei soldi; e faremmo bene a ripudiarlo subito, come hanno fatto gli Islandesi, altrimenti l’eredità che lasceremo ai nostri figlili costringerà a vendersi tutto il poco che gli resta per pagare debiti infiniti ai peggiori usurai … quelli legalizzati (Equitalia e banche).

Un grosso grazie alle attività che hanno sposato l’idea rendendo così possibile realizzare il progetto pilota sul nostro territorio isolano.
Sono “Gli Accettatori” e si sono già messi in moto :

Infissi Iacono: Via V di meglio 2 80070 Barano d’ Ischia
Sportime: Via V di meglio 25 80070 Barano d’ Ischia
Bottega del Pane: Via V. Emanuele,30 80070 Barano d’ Ischia
Crienzo detersivi: Piazza S. Rocco,35 80070 Barano d’ Ischia
Erboristeria T.Marianna: Via Corrado Buono,24 80070 Barano d’ Ischia
Ditta Francesco L. pitture: Via F. Buonocore, 34b 80077 Ischia
Linea due Parrucchiere per Uomo(Paco e Sasa): Piazza S. Rocco,35 80070 Barano d’ Ischia
Studio Fotografico di Vincenzo M.:Via G. Garibaldi,34 80070 Barano d’ Ischia
Studio Mario Goffredo: Via San Liguori 10 80070 Barano d’Ischia
Psicologo Massimiliano Iacono: Via Morgioni 8 80077 Ischia
De Luise Raffaella: P.tta Carmine Mennella 80076 Lacco Ameno
Residence le Rose: Via G. B. Vico, 122 80077 Ischia

Se hai un’attività o sei un semplice compratore vai su http://scecservice.org e iscriviti. Una volta registrato e ricevuto il “codice socio” puoi richiedere i tuoi SCEC all’erogatore qui sull’isola d’Ischia:
Davide Iacono (cell. 3476235290) presso “Infissi Iacono” (vedi mappa).

Luca Savino
MoVimento 5 Stelle Isola d’Ischia