ABUSI SU MINORE, SI “SGONFIA” L’INDAGINE SUL SACERDOTE ISOLANO

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Potrebbe essere già diminuita l’attenzione attorno alla vicenda legata all’indagine su un sacerdote isolano accusato di presunti abusi sessuali su un minore. Stando a quanto trapela da fonti ben informate, le prime evidenze delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Napoli e dai carabinieri della Compagnia di Ischia non sembrerebbero aver fatto emergere elementi significativi di colpevolezza o responsabilità diretta a carico del religioso. Anzi, la sua posizione risulterebbe chiara grazie a verifiche e riscontri investigativi, durante i quali (anche raccogliendo testimonianze nell’ambito familiare della presunta vittima) sarebbero emerse incongruenze o dichiarazioni che avrebbero sostanzialmente smontato l’impianto accusatorio. Nel frattempo, si susseguono discussioni e voci secondo cui l’intera vicenda potrebbe essere nata da un desiderio di vendetta o ritorsione nei confronti del sacerdote: questa ipotesi, ripresa anche da alcuni organi di stampa, rimane plausibile ma, di fatto, non ha trovato alcuna conferma concreta. Le indagini, coordinate dalla pubblico ministero dottoressa Monica Campese, avevano portato al sequestro di tutti i dispositivi elettronici e informatici in uso al parroco.