“ACCERCHIATA” DAI VICINI, LE AMMAZZANO I GATTI

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Alcuni gatti sono stati barbaramente uccisi a Ischia, in via Gemito. Gli episodi sono stati denunciati da una signora che risiede nella zona, B.N., che dopo l’ennesimo episodio si è recata alla Stazione dei Carabinieri a sporgere querela. A quanto sembra, secondo la donna potrebbero esserci collegamenti tra le uccisioni dei gatti e una serie di controversie tra gli abitanti di un condominio situato nella strada citata. Come se non bastasse, la brutta storia è condita da una serie di furti d’appartamento, subìti dalla signora e descritti nella querela. Furti che iniziano nella primavera del 2015 e che arrivano a qualche giorno fa. In particolare, lo scorso marzo l’appartamento venne ritrovato anche imbrattato di escrementi, sia umani che animali, come ebbe modo di appurare la donna tramite una serie di analisi di laboratorio. Ma cosa c’entrano i poveri gatti in questa storia? La signora possiede tredici bestiole, che vivono nel suo piccolo giardino. Già da un decennio la zona era popolata da un gran numero di felini in quanto  allora vi era un allevamento di gatti siamesi, all’epoca appartenenti alla proprietaria del condominio, che è deceduta all’inizio di quest’anno. Ed è proprio tra gli eredi (ma non solo) e la signora autrice della querela che si è ulteriormente accesa la tensione nel condominio. Secondo la donna, di frequente in corrispondenza dell’arrivo di alcuni di essi nel caseggiato si verifica il rinvenimento di escrementi (non appartenenti ai gatti del posto) su tutte le porte del condominio, e alcuni gatti inopinatamente rinchiusi nella cantina. La signora B.N., per contratto addetta alle pulizie, ha comunque libero accesso a ogni luogo del condominio. Ad aprile, cioè un mese dopo il precedente furto, l’abitazione della signora venne nuovamente “visitata” dai ladri, che le sottrassero tutto il vestiario, le cartelle esattoriali, e perfino il contratto firmato che sancisce l’autorizzazione ad accedere nei vari luoghi condominiali per effettuare le pulizie. Tutto questo senza che venissero toccati gli oggetti appartenenti al marito, un esponente delle forze dell’ordine. L’ultimo furto si è verificato pochi giorni fa: una manciata di minuti di assenza per andare a fare la spesa, e gli ignoti hanno forzato la serratura sottraendo cinquemila euro in contanti, portando il totale dei danni a oltre trentamila euro.

Tuttavia l’ostilità dei vari abitanti della zona si è concretata anche da parte di altri inquilini del piano superiore i signori L. e B. S., che allo scopo di provocare il rilascio anticipato dell’appartamento da parte della signora, da alcune settimane hanno preso a insultarla in modo pesante: “Africana di merda, hai sempre fatto la puttana, per colpa tua il giardino è sempre sporco e la via puzza sempre di merda, sei una faccia di merda, ammazzo te e i tuoi gatti, non puoi uscire di casa, lo vuoi capire che te ne devi andare, la proprietaria ha detto che sei autorizzata a stare solo in casa, puoi uscire in giardino solo per la lavatrice”.

La minaccia riferita ai gatti è quella che diventa più inquietante, alla luce del ritrovamento negli ultimi giorni di alcuni felini barbaramente uccisi: i poveri siamesi sono stati rinvenuti morti a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, con traumi ed escoriazioni, in mezzo al loro sangue. Una ignobile mattanza che non può non indignare coloro che sulla nostra isola affrontano sacrifici pesantissimi per tutelare gli animali dalla cattiveria e dalla violenza umana, che non si ferma di fronte a queste creature innocenti, finite per loro sventura in mezzo a squallide diatribe.

Tuttavia la signora ha menzionato un altro vicino, residente a pochi metri di distanza, il quale credendo che uno dei gatti avesse lasciato escrementi dinanzi la sua casa e rivolgendosi contro il compagno della donna lo ha pesantemente insultato: “Sei un finanziere di merda, ti ammazzo, sei un cornuto, tua moglie è una puttana, stronzo”, il tutto sotto gli occhi degli abitanti del quartiere e dei vari turisti e passanti. La situazione è al vaglio delle indagini da parte dell’Arma dei Carabinieri, intervenuti in quest’ultima occasione insieme a una pattuglia dei Carabinieri. Si sa che in casi del genere la sorte degli animali passa decisamente in secondo piano rispetto alle vicende umane, tuttavia è proprio il senso d’umanità (o quel che ne resta) e la crescente sensibilità che per fortuna si registra verso le sorti dei nostri amici a quattro zampe che obbliga a non far passare sotto silenzio il destino dei gatti di via Gemito a Ischia, la cui orrenda uccisione impone di risalire al vile autore di tale scempio.