ALLUVIONE E FRANA, PER GIOSI UNA GIORNATA IN TRIBUNALE

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ISCHIA – Una settimana cominciata, obiettivamente, non certamente nel migliore dei modi. Per il sindaco d’Ischia, Giosi Ferrandino, si è trattato di una giornata in tribunale quella trascorsa ieri alle prese con due vicende giudiziarie che lo vedevano coinvolto in prima persona. E, in entrambi i casi, dovendo comparire dinanzi al giudice dell’udienza preliminare. Nel primo la vicenda è successiva all’alluvione del 10 novembre 2009, che causò tra l’altro la morta della quindicenne Anna De Felice: nel mirino ci sono i fondi ottenuti per il rifacimento degli alvei di Senigallia, Negroponte e Pasaniello, che secondo l’accusa sono invece stati utilizzati per rifare il look alla storica Piazza Bagni. Con lui, nel mirino dell’autorità giudiziaria anche Vincenzo D’Ambrosio, Silvano Arcamone e Simone Verde. Non solo, lo stesso Giosi Ferrandino, in compagna sempre del compagno di sventura Silvano Arcamone e di Gabriele Mazzella, sono davanti al gup Alabisio per i fatti consumatisi a Cartaromana e relativi ad un’ordinanza che delimitava un tratto di spiaggia a seguito di un evento franoso. Qui è stata disposta una nuova udienza anche per fare chiarezza su una serie di atti amministrativi decisamente poco chiari, come la revoca di un’ordinanza sindacale che di fatto andava a contrastare decisamente con quella adottata pochi giorni prima dall’allora sindaco facente funzioni Luigi Boccanfuso.