La vicenda legata alla morte di Antonella Di Massa potrebbe conservare un alone di mistero. Nella mattinata di oggi, martedì 5 marzo, per volontà dei familiari la donna ritrovata morta mercoledì scorso in un terreno di Succhivo è stata cremata a Castelvolturno e poi riconsegnata ai suoi congiunti. Questo significa che in un futuro più o meno lontano non potranno essere effettuati più accertamenti di alcuna natura sulla stessa. Il sostituto procuratore ha disposto la restituzione della salma in tempi abbastanza celeri e questo induce a pensare che il magistrato abbia raccolto elementi sufficienti per avere chiaro il quadro su quella che sia stata la causa del decesso. Non possiamo ovviamente azzardare alcuna ipotesi, anche perché su questa storia continua ad esserci il più assoluto riserbo, ma tutto lascia presumere che la pista destinata ad essere gettonata è quella del suicidio. Altre ipotesi, verosimilmente, avrebbero richiesto esami più approfonditi. Il rischio, tutt’altro che remoto, è che potrebbe rimanere un mistero, una sorta di buco nero su come, dove e magari anche con chi Antonella Di Massa abbia trascorso quei dieci giorni che intercorrono tra la sua scomparsa e il ritrovamento del cadavere, la cui morte secondo il medico legale risaliva a poco più di 24 ore. Domenica pomeriggio, intanto, nel Convento dei Passionisti di Casamicciola, si sono svolti i funerali di Antonella, in un clima di profondo dolore e commozione ma anche di sgomento ed incredulità. E di risposte mancate, che forse potrebbero davvero non arrivare mai.