ARRESTO CASANOVA, LE REAZIONI: E ISCHIA SI SCOPRE "CAPITALE" DEL PORNO

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ISCHIA – L’Italia ci vede così da sempre e non perde occasione per ricordarcelo. Ad Ischia, ormai è un luogo comune, siamo un popolo di abusivi, che costruisce e costruisce non per necessità ma per motivi speculativi. Siamo poi dei gran zozzoni, nel senso che inquiniamo sempre il nostro mare e non sappiamo preservare quel che madre Natura ci ha donato. Ma da ieri c’è ufficialmente dell’altro. Dopo l’arresto del regista hard Andy Casanova, che di Ischia è un habituè ma che – e questo è bene sottolinearlo, al di là se risulterà colpevole o meno delle terribili accuse che gli vengono contestate dalla Procura della Repubblica di Firenze – non è certo figlio di questa terra, abbiamo appreso dai media regionali e nazionali un’altra peculiarità di cui forse non tutti eravamo a conoscenza: siamo anche l’isola del porno, un vero e proprio set “hard” ad ogni latitudine e longitudine. Diciamocelo francamente, un pò ce lo aspettavamo anche se onestamente leggendo con attenzione sia le testate cartacee che quelle on line l’impressione è che forse ci si sia abbandonati a qualche volo pindarico di troppo. E così leggiamo dell’operaio che indica la villa dove è stato girato un film a luci rosse (diffusissimo e cliccatissimo sul web, invece improvvisamente pare di scoprire il segreto di Pulcinella), di luoghi, di personaggi ed anche di un mucchio di protagonisti e soprattutto protagoniste di qualche pellicola a luci rosse che qualcuno avrebbe visto all’opera da qualche parte. Così le luci della ribalta si accendono anche per coloro che prestano ville, camere d’albergo ed ambienti con viste mozzafiato, ma anche per gente che per sbarcare il lunario ha deciso di cimentarsi in un ruolo da attore porno. Per fortuna ci sono anche le professioniste che arrivano da lontano, dal Nord Europa, che poi con l’arrivo della crisi sono state sostituite dalle “seconde file”, che comunque “non è roba da buttare”. Insomma, in questo momento si parla di tutti e parlano tutti, dall’attore “del giro” che compra una mazzetta di giornali e si dà alla fuga ed alla pornostar baby che parla di Andrea Casanova ma che ovviamente resta avvolta nell’anonimato (è baby non a caso, d’altronde…). C’è poi spazio per l’ischitano Axel Ramirez e le sue porno-prodezze che ovviamente prende le distanze dalle vicissitudini patite dall’amico Casanova e si augura che “sia tutta una montatura”. Tutto questo, ovviamente, per chiudere poi con la chiosa finale, quella di un’isola che nel dopoguerra era una succursale di Hollywood e che adesso si è trasformata in una terra del porno, già all’alba degli anni ’80 apprezzata da produttori del settore di matrice tedesca. Peccato che siamo gli unici ad avere scarsa memoria: noi, di recente, ricordavamo pellicole come “Il paradiso all’improvviso” di Leonardo Pieraccioni o “The talented Mr Ripley” con un certo Matt Damon o la fiction Mediaset “I delitti del cuoco”. Ma l’abbiamo detto, siamo smemorati… (tratto da Il Golfo, venerdì 14 dicembre 2012)