ASILO ALLA SENTINELLA, IL CONSIGLIO DI STATO PRONTO A DECIDERE SULL’APPELLO CAUTELARE

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Si è discusso ieri mattina, presso la  quarta Sezione del Consiglio di Stato, il ricorso proposto dal Comune di Casamicciola contro il vescovo Pietro Lagnese e il sacerdote don Luigi Ballirano (nella qualità di parroco pro tempore della Parrocchia di Santa Maria Maddalena) avverso e per l’annullamento “dell’ordinanza n. 308/2018 pubblicata in data 28.02.2017, con la quale la Quinta Sezione del Tar Campania di Napoli ha accolto l’istanza di sospensione cautelare dell’ordinanza n. 188/2017 emessa dal Comune di Casamicciola Terme, per la requisizione,  per ventiquattro mesi, dell’immobile sito in località Sentinella, alla via Castanito e identificato al catasto al fol. 1, part. 318”.

Dinanzi al Presidente Troiano e al relatore Sabbato, erano presenti l’avvocato Lorenzo Bruno Molinaro in rappresentanza del Vescovo Lagnese e di Don Gino Ballirano, e l’avvocato Ferdinando Scotto per il Comune di Casamicciola. Assente invece l’Avvocatura dello Stato. Ha avuto luogo una breve discussione, con  le parti che si sono riportate alle memorie depositate in atti, al termine della quale i giudici hanno introitato la causa per la decisione. Il verdetto potrebbe essere reso noto già tra oggi e domani.

Come si ricorderà, lo scorso autunno il Comune termale emise un’ordinanza di requisizione dell’immobile per accogliervi i bambini dell’asilo rimasti senza una sede dopo il sisma del 21 agosto. L’edificio da anni era gestito dalla Diocesi, che aveva intenzione di utilizzarlo per l’assistenza terapeutica a favore di bambini diversamente abili e autistici. La mossa del Comune, più che vanificare tale intento (che avrebbe comunque potuto realizzarsi in “condominio” con la scuola dell’infanzia), secondo la Curia avrebbe messo in pericolo lo stanziamento di fondi deciso dalla Conferenza Episcopale per il miglioramento strutturale dell’immobile: tesi che peraltro viene respinta dal Comune. La Diocesi da parte sua chiese e ottenne la sospensiva dell’ordinanza di requisizione. Contro tale sospensiva il Comune rispose proponendo l’appello cautelare che si è discusso ieri mattina.