ASSOFORENSE: IL DIRETTIVO SI DIMETTE, CONVOCATA L’ASSEMBLEA

122

La notizia si è diffusa ieri mattina a partire dall’affissione nella bacheca presso il Tribunale di Ischia della comunicazione che indice l’assemblea associativa per il prossimo 29 aprile. Si dimette il consiglio direttivo dell’Associazione forense dell’isola d’Ischia. Dunque, l’avvocato Francesco Cellammare, attuale presidente, ha inteso rimettere il mandato insieme agli altri componenti del direttivo, i colleghi Ida De Maio, Elena Nonno, Domenico Puca e Alberto Morelli. «È un atto dovuto, anzi doveroso – ha dichiarato Cellammare – di fronte agli attacchi di una minoranza che ci ha ripetutamente accusato di essere incollati alle poltrone». Il riferimento è alle iniziative dell’avvocato Alberto Barbieri, tra i più critici verso la gestione dell’attuale presidente, che nel gennaio del 2018 aveva dato vita a un’associazione forense parallela ufficiosa, denominata “La Nuova Curia”. Tale sodalizio ha indetto una propria assemblea. La vicenda è un indice rivelatore delle tensioni e dei malumori che covano nella categoria, sempre più soffocata dalle inefficienze e dalle disfunzioni della macchina giudiziaria locale, nonostante l’impegno e i risultati fin qui ottenuti dall’Assoforense (quella “ufficiale”).

Cellammare intende dunque andare davanti all’assemblea per capire se è ancora valida la proroga che fu accordata al direttivo nel dicembre 2017, quando il consiglio fu autorizzato a rimanere in carica fino alla definitiva approvazione di una legge di stabilizzazione della sede ischitana del Tribunale. A proposito, nell’ambito dell’iter di approvazione della legge quadro sulle isole minori, lo scorso 27 marzo è stato discusso in commissione l’emendamento che ha dichiarato ammissibile la stabilizzazione: parliamo del quinto comma all’articolo 13 bis del disegno di legge, che recita testualmente: «Sono ripristinate o confermate definitivamente le sezioni distaccate dei Tribunali nei territori delle isole minori ricadenti nelle isole di Capri, Elba, Ischia, La Maddalena e Lipari. Le sezioni distaccate di cui al presente articolo sono dichiarate sedi giudiziarie disagiate e si prevederà, con separato Decreto, all’introduzione di incentivi per il personale ivi addetto proveniente dalla terraferma». Dopo il vaglio della Commissione, l’emendamento dovrà essere sottoposto all’esame dell’aula. Sembra quindi ragionevole sperare che l’obiettivo della stabilizzazione potrebbe essere raggiunto in tempi non troppo lunghi. «Siamo vicini a un’approvazione – ha proseguito Cellammare – che costituiva il compito assegnatomi dall’assemblea. Naturalmente io mi rimetto alle decisioni di quest’ultima: se essa ritiene di confermare quella delibera, andremo avanti; altrimenti si andrà alle elezioni. A me e all’attuale direttivo sta a cuore l’unità dell’avvocatura. Dispiace vedere ciò che sta avvenendo con qualcuno che convoca assemblee degli avvocati pur non avendo alcun titolo per farlo. Chiediamo a questi personaggi di rientrare nell’alveo dell’unità dell’avvocatura. Se deve esserci un confronto, esso ci sia nell’assemblea legittimamente convocata per il 29 aprile, che in quell’occasione deciderà quale sarà il futuro dell’associazione».