A Forio, accanto ai manifesti funebri è possibile vedere anche quelli degli aspiranti consiglieri e sindaci. Il caso è stato sollevato da Gennaro Savio, candidato nella lista del Pciml. «A Forio, in zona Cuotto, i manifesti di alcuni candidati della coalizione del sindaco uscente Francesco Del Deo e di quella di Stani Verde sfidando la legge elettorale sono stati affissi anche sui tabelloni comunali destinati, tra l’altro, ai manifesti funebri: assurdo! Il Pciml che candida a sindaco Domenico Savio ne chiede l’immediata rimozione! Le foto sono state scattate ieri pomeriggio 31 maggio 2018 (giovedì per chi legge, ndr) alle ore 17,30 circa».
Ma la storia non finisce di certo qui. Come scritto e documentato sempre dal buon Savio, oltre all’affronto ai defunti c’è anche quello alla democrazia. «A Forio, il territorio più vasto dell’isola d’Ischia, negli ultimi anni quasi a voler ridimensionare gli spazi della democrazia e dare meno possibilità ai cittadini di poter leggere e osservare i manifesti elettorali, negli anni le zone dove vengono montati i tabelloni sono state ridotte a due solamente. Una si trova sul lungomare di Forio, all’ingresso del paese, e un’altra all’ingresso di Panza. E nel tempo è stata anche abolita la postazione che da sempre era presente in via Baiola. E pensare che nel vicino Comune di Ischia, dove si vota con lo stesso sistema elettorale di Forio, le postazioni dei tabelloni elettorali sono ben 6 dislocate sulle seguenti strade: via Iasolino (vicino al Municipio), via Sogliuzzo (nei pressi del Bar Calise di piazza degli Eroi), via Giovanni Da Procida (a Ischia Ponte nei pressi del piazzale delle Alghe), a San Michele, a Sant’Antuono e a Campagnano e cioè in ogni contrada e in ogni frazione. In tutto nel Comune di Ischia ci sono 6 postazioni di tabelloni elettorali mentre sul più ampio territorio di Forio solo 2: da non credere! Ma non è tutto».
«Infatti – ha proseguito Savio – nella giornata di ieri (giovedì per chi legge, ndr) sulla postazione di Forio centro, sono stati sottratti ben 14 tabelloni elettorali alla propaganda delle liste in campo, quelli che andavano dall’ex numero 22 sino all’ex numero 35 e sui cui sono stati affissi più di dieci maxi manifesti ufficiali con l’elenco di liste e candidati che invece andrebbero affissi sui tabelloni comunali. Ma a Forio, d’altronde, per quanto accaduto negli ultimi cinque anni nel paese e in Consiglio comunale, è ben chiaro che la democrazia sia un optional…».