Nella mattinata di oggi, presso il Salone delle Muse del Palazzo di Governo, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha presentato i dati relativi all’attività di prevenzione antimafia svolta nel primo semestre del 2024, alla presenza dei vertici delle Forze dell’ordine e dei componenti del Gruppo Interforze Antimafia.
Bilancio Antimafia: emesse 120 interdittive, 34 a Napoli e 42 tra Pompei, Stabia e Sorrento
Sono 120 le interdittive antimafia emesse dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, nel primo semestre del 2024. Il dato è stato diffuso in Prefettura a Napoli nel corso di una conferenza stampa alla presenza dei vertici delle forze dell’ordine e dei componenti del Gruppo Interforze Antimafia. Tra i settori nei quali sono attive le aziende raggiunte da interdittiva antimafia spicca quello delle costruzioni, seguito da consulenze e servizi vari, onoranze funebri, servizi ambientali e gestione rifiuti, commercio al minuto, somministrazione alimentari e bevande, settore agricolo, carburanti e strutture alberghiere. Il fatturato delle imprese interdette è quantificato in 49.909.800 euro. Le sedi sono ubicate nella città di Napoli per 34 imprese, nei comuni della provincia per le restanti 86; di queste ultime, 42 sono nella provincia meridionale nei comuni di Pompei, Castellammare di Stabia e della Penisola sorrentina.
Monitoraggio del più recente protocollo stipulato per la ricostruzione
nell’Isola di Ischia il 12 aprile 2024
Particolarmente significativo è il protocollo di legalità sottoscritto nell’aprile 2024 per la ricostruzione nell’Isola di Ischia. A tal proposito, da ultimo, lo scorso 11 luglio si è riunito un apposito tavolo di monitoraggio per le prime verifiche sull’attuazione del suddetto patto. I protocolli sono strumenti pattizi strategici nella prevenzione e nel contrasto al fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel settore degli appalti pubblici. Sono sottoscritti dalle stazioni appaltanti e da soggetti pubblici o privati con competenze in materia di salute, sicurezza, previdenza, ordine pubblico nonché con le organizzazioni sindacali e imprenditoriali. Fondano l’obbligo in capo ai soggetti stipulanti di segnalare alla stazione appaltante e all’autorità giudiziaria ogni tentativo di illecita interferenza nello svolgimento dell’attività imprenditoriale.Nell’ultima uscita pubblica in quel di Ischia al tavolo del Protocollo il Prefetto di Bari aveva parlato di ben 16 interdittive antimafia partite dopo i controlli nei cantieri di Ischia. Il dato, evidentemente non ancora aggiornato diffuso parla di 3 interdittive nel primo semestre nella provincia occidentale Area Flegrea ed Isola.
420 istruttorie S.I.S.M.A– Struttura Prevenzione Antimafia del Ministero dell’Interno
Sono 420 le istruttorie svolte dalla struttura S.I.S.M.A. la Struttura Prevenzione Antimafia del Ministero dell’Interno Affidata al prefetto Paolo Canaparo operante presso il ministero dell’Interno che dedica particolare attenzione alla tematica in un momento cruciale per la ricostruzione post frana e post sisma. Nei prossimi mesi, vi sarà una forte crescita del numero dei cantieri anche di quelli privati, ed è perciò opportuno intensificare l’attività di vigilanza e di controllo.«Avevo preannunciato questo comitato che ha una caratteristica, cioè quella di mettere a fattore comune tutte le forze presenti nella città, cosa che abbiamo fatto e abbiamo realizzato. Una serie di servizi e di misure, per un certo verso anche di carattere straordinario, on le iniziative ad alto impatto servizi mirati e straordinari nei luoghi simbolo della città- ha spiegato a margine il Prefetto di Bari aggiungendo- anche a Castellammare a Torre Annunziata terrò un comitato per l’ordine pubblico, già preannunciato ai rispettivi sindaci. Vi è anche una grande attenzione alle stazioni ferroviarie, aeroportI. Cioè tutto ciò che deve come dire rassicurare la popolazione. Vi è un dato oggettivo: il gli indici di criminalità e di delittuosità sono stazionari,però mi rendo conto che da un punto di vista della dell’attenzione che la popolazione pone nei confronti di questi reati è tale che esige davvero la nostra risposta che è pervenuta collegialmente da tutte le forze politiche, ma anche con il coinvolgimentodi tutti i corpi delle forze dell’ordine, ispettorato del lavoro, Asl. Tutti vengono coordinati per un servizio per servizi particolari ed è una risposta che ritengo importante. Però questo non significa abbassare la guardia e tra una settimana dieci giorni verificheremo».