BRACCONAGGIO TRA ISCHIA E SORRENTO, L’ALLARME DEL WWF

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Dieci illeciti penali accertati e diversi sequestri di avifauna selvatica, di mezzi illegali di caccia e di 75 cartucce calibro 12 lasciate incustodite. Sono alcuni dei risultati ottenuti, in collaborazione con i Carabinieri, in sole tre settimane di attività del campo antibracconaggio delle Guardie volontarie Wwf in Penisola Sorrentina e sull’Isola di Ischia. Fra i volatili sequestrati (e successivamente liberati) nelle province di Napoli e Salerno, si contano in totale 65 cardellini, 3 tortore dal collare, 9 fringuelli, 4 lucherini, 2 germani reali, 4 frosoni, 5 verzellini, 5 verdoni e 3 fanelli. Ancora diffuse le trappole per la cattura illegale degli uccelli e soprattutto i richiami acustici, molto spesso in Penisola Sorrentina occultati in manufatti abusivi di cemento con blindature antiscasso. Sull’Isola di Ischia la vera emergenza è il diffuso utilizzo di armi clandestine, sia di origine furtiva sia di fattura artigianale, al fine di eludere i controlli. Vista la rilevanza del problema, il coordinamento Guardie ha deciso di continuare il presidio sul campo almeno fino alla fine di maggio. «Il campo antibracconaggio in Penisola Sorrentina conferma il suo fondamentale ruolo deterrente sulle attività illecite», dichiara Giampaolo Oddi, coordinatore delle Guardie Wwf. «La presenza costante dei volontari, che giungono da tutta Italia, costituisce un argine all’illegalità – aggiunge – in un periodo particolarmente delicato, e a caccia chiusa, come quello del ripasso primaverile, che porta gli uccelli migratori verso le aree di riproduzione. La nostra azione contribuisce a salvare decine di migliaia di uccelli appartenenti a specie le cui popolazioni sono in costante calo, anche a causa del bracconaggio».