NAPOLI – Se avete conservato le ricevute delle vostre polizze assicurative degli anni scorsi, avete discrete possibilità di ottenere un rimborso, seppur parziale. Lo ha deciso la Corte di Cassazione. La Suprema Corte ha sancito infatti la legittimità del ricorso di un automobilista campano contro una decisione della Corte di Appello di Napoli. Ovvero una sentenza con la quale si negava la legittimità della richiesta di rimborso dello stesso automobilista alla sua compagnia assicuratrice per le tariffe applicate tra il 1997 e il 2000. L’illegittimità della richiesta di restituzione del maltolto – secondo la Corte di Appello – si basava anche sulla considerazione che il diritto al rimborso era in parte prescritto. Già, perchè la richiesta di rimborso si basava su un verdetto dell’Autorità garante del mercato e della concorrenza del 2000. Un dispositivo con cui venivano sanzionate le società assicuratrici, a causa della loro «intesa orizzontale», considerata determinante per gli altissimi costi delle polizze. Ma la data della prescrizione – secondo la Cassazione – decorre dalla pubblicazione del provvedimento dell’Antitrust. E perciò il ricorso è legittimo, così come la richiesta di restituzione del 20% della somma versata alla compagnia assicuratrice. «Assicurare il risarcimento alle vittime delle violazioni del libero mercato – secondo la Cassazione – è sommo interesse dell’ordinamento giuridico-economico, anche in funzione preventiva e dissuasiva rispetto ad ulteriori illeciti». Al di là della sentenza dell’Antitrust del 2000, comunque, molte altre cause sono state attivate dagli automobilisti partenopei negli ultimi anni. Sono proprio gli assicurati napoletani i più coinvolti nei contenziosi con le compagnie. Decine di migliaia di richieste di rimborso giacciono presso le Corti d’Appello. Un esito naturale dell’enorme divario tra le tariffe pagate in Campania e quelle del resto d’Italia. Difficile prevedere l’esito delle sentenze legate ai rimborsi da parte delle compagnie. Tuttavia i prezzi sempre più elevati delle polizze potrebbero moltiplicare le richieste. Un settore in continua fibrillazione, quello delle assicurazioni. Dal prossimo mese di aprile, infatti, sarà operativa la dematerializzazione dei contrassegni con l’identificazione – con microchip installati sulle autostrade – delle auto non in regola con l’assicurazione. Un’innovazione che punta – secondo gli auspici del Ministero dello Sviluppo Economico – a combattere il fenomeno sempre più esteso dell’evasione dell’obbligo assicurativo. Circa 4 milioni, in Italia, i veicoli privi di assicurazione o con una polizza falsa. E il primato spetta proprio a Napoli, dove gli automobilisti evasori sono oltre 800mila.