ISCHIA – L’avv. Giuseppe Di Meglio, difensore del Comune di Ischia nel contenzioso giudiziario contro i gestori del Friends, ha diffuso una nota nella quale commenta la sentenza del Tar. Tanti i passaggi di cui vi lasciamo alla lettura, uno in particolare vede il legale sottolineare che la decisione della magistratura conferma che non c’è stata nessuna persecuzione da parte dell’ente locale nei confronti dei fratelli De Georgio. Ecco il testo integrale: “E’ giunta il 13 Dicembre la notizia che il Tar della Campania con la sentenza 5073/2012 ha confermato i provvedimenti del Comune di Ischia di chiusura della discoteca ‘Frends’ e di demolizione della scala coperta che adduce dalla strada al piano sottostante e dell’ampliamento di mq. 174 mq. La pubblicazione di tale sentenza comporta la inefficacia delle sospensive concesse in attesa della decisione definitiva che vede confermata la linea di rigore della amministrazione comunale del Sindaco Giosy Ferrandino. La società ricorrente è stata difesa dall’avv. Molinaro, mentre le ragioni del Comune sono state sostenute dall’avv. Giuseppe Di meglio con l’intervento ‘ad adiuvandum’ dei vicini, difesi dall’avv. Maria Grazia Di Scala. Si conclude in tale maniera una dura battaglia che ha visto contrapposti l’amministrazione comunale ed il gestore della discoteca, che si riteneva vittima di una persecuzione in quanto i provvedimenti amministrativi non sarebbero stati finalizzati alla tutela di un interesse pubblico, come egli aveva sostenuto anche nel corso della campagna elettorale del 6 Maggio scorso quando si era candidato in una delle liste che sostenevano il candidato Sindaco Salvatore Mazzella. Ma la Sentenza del TAR, che ha accolto in pieno le tesi del difensore del Comune di Ischia, ha sgomberato il campo definitivamente dagli equivoci, sorti nel tempo; dà atto che i provvedimento emessi hanno la natura di atti dovuti e che non sussiste alcun sviamento della funzione amministrativa da parte del Comune. Il Tribunale Amministrativo ha chiarito che è legittima la ingiunzione di demolizione dell’ampliamento del locale seminterrato e della scala coperta che vi adduce dal Corso Vittoria Colonna in quanto si tratta di opere del tutto nuove ed abusive, le quali non sono state sanate e non hanno formato oggetto di domanda di condono edilizio. Lo stesso Tribunale – recependo il rilievo della difesa del Comune – ha dato atto che tali opere edilizie creano un indubbio nuovo carico urbanistico, il quale è rilevante in una zona di centro storico con prevalente destinazione residenziale, ove mancano spazi di sosta per i veicoli e la tranquillità è una prerogativa essenziale del centro storico, che va salvaguardata a tutela non solo dei residenti, ma dei numerosi turisti che affollano il Corso Vittoria Colonna, che costituisce il salotto della Isola. Per tali ragioni i Giudici Amministrativi hanno pungentemente definita ‘destituita di ogni fondamento la censura sul difetto di motivazione per mancata valutazione dell’ interesse pubblico alla misura ripristinatoria’ su cui l’avv. Molinaro si è battuto, ma il Tar ha osservato che la demolizione delle opere abusive costituiva un ‘atto dovuto’. L’amministrazione comunale, a tale punto, non potrà avere più incertezze nell’intervenire e nel dare esecuzione alla ingiunzione di demolizione e alla ordinanza di chiusura della discoteca, costituenti attività illegittima esercitata in un immobile abusivo, in violazione del principio che tali attività debbano essere espletate in costruzioni che abbiano ‘il carattere della non abusività del fabbricato, essendo presupposto indefettibile per il rilascio della agibilità urbanistica la conformità del manufatto alle norme urbanistico-edilizie vigenti’. Il Tar ha, quindi, posto una pietra tombale sulle leggere ed ottimistiche affermazioni che le costruzioni non legittima possano essere utilizzate per attività produttive. Proprio la propalazione di tali tesi, smentite dai giudici amministrativi, ha indotto numerosi cittadini ad abusi edilizi nel convincimento, rivelatosi erroneo, che sia lecito l’uso delle costruzioni abusive. La linea della coerenza, della chiarezza e del rigore del Sindaco di Ischia Giosy Ferrandino esce, quindi, rafforzata e vincente essendo giusto e lecito inibire l’uso di fabbricati abusivi.
E’ una indicazione anche per i professionisti del settore che con troppo ottimismo aveva diffuso il convincimento della impunità per gli abusi edilizi, che avrebbero potuto essere utilizzati con rilevanti guadagni a danno di chi abbia rispettato le leggi e l‘ordinamento statale.