ISCHIA – Il consigliere di minoranza del Comune di Ischia, Carmine Bernardo, ha presentato una interrogazione al sindaco Giosi Ferrandino lamentando che – come più volte denunciato in passato – in presenza di incidenti causati da insidie stradali (presenza di buche ecc.), si evidenziano precise responsabilità dell’ente locale che invece di tentare un accordo, in maniera trasparente, con il cittadino danneggiato, preferisce resistere nel giudizio di primo grado, quando è certa la condanna, sostenere le spese del legale di controparte ed ovviamente pagare il proprio avvocato. Secondo Bernardo questo modo di agire è costato nel 2012 al Comune di Ischia la bellezza di 500 mila euro. La denuncia dell’esponente di opposizione è avvalorata anche da un caso specifico che lo ha visto protagonista nei panni di legale. In un caso, infatti, il comune non si è limitato solo a non fare l’accordo e resistere nel giudizio di primo grado, ma ha anche promosso appello. La Corte di Appello ha bacchettato il Comune di Ischia affermando testualmente che l’appello ” non ha una ragionevole probabilità di essere accolto”. Il che significa – spiega Bernardo – che il Comune di Ischia ha promosso un appello in assenza di qualsiasi possibilità di accoglimento. “Questo – aggiunge – ha aggravato i danni già provocati all’ente con le ulteriori spese per l’avvocato difensore del Comune, che ha promosso l’appello, e le spese di controparte per le quali l’ente è stato condannato al pagamento € 2.120,00 oltre iva e cpa. Con questo modo di amministrare, forse si faranno tanti amici e clientela tra gli avvocati, ma non basteranno le tasse imposte e prelevate dalle tasche dei cittadini per pagarne le conseguenze”.
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