ISCHIA (C.S.) – Grande successo ed un ottimo livello professionale per ognuno dei momenti che hanno caratterizzato l’intera manifestazione: dalla parata di inaugurazione la sera del 2 maggio, alla Cena di Gala conclusiva che si è tenuta nei saloni dell’istituto Crocetti con la premiazione dei vincitori del concorso e il vernissage della mostra dedicata all’artista Venanzo Crocetti, che ha dato il nome alla scuola. Il tutto organizzato dai docenti e dagli allievi dell’istituto, coordinati dalla Prof.ssa Rosaria Cuscito sotto l’attenta supervisione del Dirigente Scolastico Leonilde Maloni. Particolarmente interessante il Convegno sul Cineturismo tenutosi a Palazzo Gualandi, location di eccezionale bellezza, aperto dal saluto del Magnifico Rettore dell’università degli studi di Teramo Prof. Luciano D’Amico alla presenza del Vice Presidente ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) ed Assessore per lo Sviluppo del Turismo nella Regione Abruzzo Mauro Di Dalmazio. Michelangelo Messina, invitato in qualità di esperto del settore e di membro del centro studi sul cineturismo, ha supportato, dati alla mano, l’importanza di questo fenomeno culturale per il territorio abruzzese in particolare per i suoi possibili risvolti occupazionali ed imprenditoriali. I suoi dati sono stati la giusta introduzione anche per l’intervento del location manager Patrizio Guerrini della Abruzzo Film Commission che ha sottolineato quanto importante sia il lavoro delle film commission per giungere a tali significativi risultati. Pasquale Iuso, docente del Corso di Laurea in Scienze del Turismo e dell’Organizzazione delle Manifestazioni sportive ha introdotto all’argomento con una relazione sulla rappresentazione filmica dell’Abruzzo mentre Andrea Sangiovanni della Facoltà di Scienze della Comunicazione, sempre dell’Università degli studi di Teramo, ha fatto un raffronto tra il film “Il posto dell’anima” (2003) di Riccardo Milani ed il recente “The American” (2010) di Anton Corbijn con George Clooney sottolineando come, in entrambi i casi, l’Abruzzo sia rappresentato come un luogo sconosciuto, un paese sospeso tra la montagna e il mare dove spesso i protagonisti appaiono isolati dal mondo. Ed è proprio questo speciale isolamento, una sensazione di totale abbandono nei luoghi della natura, che si provano percorrendo i monti dell’Abruzzo o soffermandosi nei suoi borghi antichi. Questa immersione dell’anima in una natura incontaminata ha caratterizzato il tour educational organizzato dalla scuola insieme al tour operator Narramondo sui luoghi del cinema dell’Abruzzo. In particolare a Sulmona che ha ospitato i set di alcuni famosi film tra i quali “Fontamara” (1980) di Carlo Lizzani, “Parenti serpenti” (1992) di Mario Monicelli e lo stesso “The American”. Proseguendo nel tour è stata la volta di Castel del Monte che è stato set dell’indimenticabile “Il nome della rosa” (1986) di Jean-Jacques Annaud e molti altri noti film, tanto che l’amministrazione ha voluto sistemare nella piazza del paese una tabella con le locandine di tutti i film che l’hanno visto protagonista. Ma uno dei luoghi più incantevoli è stato Campo Imperatore, un altopiano a 1.800 metri di quota che ha visto alternarsi le troupe di svariati film ed anche spot pubblicitari: da “Lo chiamavano Trinità” con Bud Spencer e Terence Hill a “Il deserto dei Tartari” (1986) con Vittorio Gassman e Philipppe Noiret. Proprio a Campo Imperatore è stato interessante scoprire che il rifugio di montagna, oggi è attrazione per i turisti che comprano e cuociono da soli i famosi arrosticini della gastronomia locale, è nato originariamente come scenografica del film “Autostop rosso sangue (1977) di Pasquale Festa Campanile. Il tour si è concluso nel paesino di Calascio con la sua incantevole Rocca rievocando le immagini del film cult “Ladyhawke” (1985) di Richard Donner.