CIRO MARMOLO DIVENTA “ALFIERE DELLA REPUBBLICA”

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Ciro Marmolo ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’attestato d’onore di “Alfiere della Repubblica”. Il piccolo eroe ischitano, come si ricorderà, fu protagonista suo malgrado durante la drammatica notte del sisma che colpì Casamicciola lo scorso 21 agosto. Una interminabile notte durante la quale Ciro accudì il fratellino Mattias, quando entrambi rimasero bloccati sotto le macerie della loro casa. In quel frangente, il dodicenne riuscì ad guidare i vigili del fuoco nella complessa opera di soccorso, fino alla salvezza. Un simbolo del riscatto dopo il terremoto che ha portato il Comitato della Croce Rossa di Napoli a considerarlo un volontario “ad honorem” e candidarlo nonostante la giovanissima età.  «Il suo coraggio e la sua prontezza di spirito sono diventati simbolo di riscatto dopo il terremoto che ha colpito il comune di Casamicciola, nell’isola di Ischia. Nelle ore più tragiche seguite al sisma, è rimasto bloccato per molte ore, insieme al fratellino di 7 anni, nelle rovine della propria abitazione. Da sotto le macerie ha guidato i soccorritori, ha incessantemente incoraggiato il fratello e alla fine entrambi sono stati messi in salvo». Questa la motivazione alla base della decisione del Capo dello Stato che ieri ha conferito l’onorificenza a Ciro.

Il presidente della Croce Rossa di Napoli, Paolo Monorchio, ha dichiarato: «Un grande onore ed una grande emozione aver avuto il privilegio di avere accompagnato lui, il fratellino Mattia e la sua famiglia. Ciro rappresenta il simbolo della forza e del riscatto del Sud». Mattarella ha consegnato gli Attestati e i distintivi d’onore a 29 ragazze e ragazzi che si sono distinti nella partecipazione, nella promozione del bene comune, nella solidarietà, nel volontariato e per singoli atti di coraggio. Sono giovani, nati tra il 1999 e il 2007, che rappresentano “modelli positivi di cittadinanza e che sono esempi dei molti ragazzi meritevoli presenti nel nostro Paese”.  Il presidente ha dichiarato di avere «fiducia nel futuro nell’Italia», consapevoli che serve «corresponsabilità senza chiudersi nella propria dimensione personale, individuale, magari con egoismo. Avete manifestato – ha continuato Mattarella – un senso protagonista di cittadini, dimostrando di sentire la corresponsabilità per le sorti comuni del nostro Paese, facendo comprendere che occorre essere protagonisti e costruire il futuro, senza chiudersi nella propria dimensione personale, individuale, magari con egoismo. Ho grande fiducia – ha concluso il Capo dello Stato – nel futuro dell’Italia, voi ne siete una delle ragioni di questa fiducia».