ISCHIA – Ci sono sviluppi clamorosi nel processo legato alla vicenda relativa alle presunte tangenti nella metanizzazione del Comune di Ischia e che vede imputati tra gli altri il sindaco d’Ischia Giosi Ferrandino ed il dirigente dell’ufficio tecnico Silvano Arcamone. Nel corso dell’udienza svoltasi questa mattina in Tribunale a Napoli, i pubblici ministeri hanno sollevato la loro “incompetenza territoriale” sul procedimento in corso, lasciando intendere senza mezzi termini che il filone partenopeo va unificato al processo modenese, che per la cronaca avrà inizio il prossimo 22 novembre. Una dichiarazione, questa, che ha mandato su tutte le furie i legali del primo cittadino. In particolare, l’avv. Alfonso Furgiuele è stato categorico: “Ve ne accorgete soltanto adesso? – ha detto – e pensare che proprio voi avete insistito per il rito immediato a Napoli. Adesso, di punto in bianco, cambiate idea?”. Insomma, è chiaro che l’attenzione si è concentrata esclusivamente su questo aspetto sollevato dalla dott.ssa Giuseppina Loreto. Prossima udienza il 17 novembre, quando presumibilmente verrà fatta definitiva chiarezza sulla questione della competenza territoriale.
