Si apre stamane l’udienza preliminare, presso il Tribunale di Napoli, nel procedimento a carico di Giovangiuseppe Ferrandino , Antonello D’Abundo e Ciro Castiglione. La vicenda che coinvolge i tre deflagrò quasi tre anni fa. Dopo una lunghissima fase “cautelare” è arrivato il momento di capire se essa si svilupperà o meno in un processo. Nel marzo scorso arrivò l’avviso di conclusione delle indagini per i tre indagati. Come alcuni ricorderanno, la storia riguarda una serie di controlli effettuati presso una delle strutture ricettive della Casthotels relativamente agli scarichi fognari e che avrebbero visto i primi due indagati godere di una serie di favori in cambio di soffiate circa lo svolgimento dei controlli stessi. Il terzo, Castiglione, è entrato per ultimo nel registro degli indagati , dopo aver ricoperto a lungo il ruolo di parte lesa. In ogni caso, anche le accuse rivolte agli altri due non sono trascurabili.
Gli indagati sono tutti accusati del reato di induzione indebita a dare o promettere utilità. Poi ci sono le accuse indirizzate invece ai due indagati della “prima ora”, Antonello D’Abundo e Vanni Ferrandino. Proprio al D’Abundo, in particolare, viene contestato il reato previsto e punito dall’art. 346 del codice penale ossia millantato credito. Nell’avviso di conclusione indagini a carico di Vanni Ferrandino e Antonello D’Abundo si ipotizza anche il reato previsto e punito dall’art. 326 del codice penale, ovviamente in concorso, e cioè quello di rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio. Delle tre accuse, l’ultima è quella che desta maggiore premura allo schieramento difensivo. Si tratta di capire se, in caso di rinvio a giudizio, le difese dei tre imputati oggi sceglieranno il rito ordinario oppure l’abbreviato. E potrebbero anche non essere unanimi in tale scelta. In ogni caso, sembra certo che l’esito dell’udienza sarà differito, in quanto le parti potrebbero chiedere un ulteriore rinvio per la discussione.