Non aveva mai nascosto la propria contrarietà sull’opportunità di indire un nuovo Referendum consultivo che avrebbe portato la popolazione isolana, il prossimo giugno, ad esprimersi sull’assetto amministrativo dell’isola d’Ischia. Il sindaco Paolino Buono accoglie quindi la notizia senza troppo sconforto e ricorda come pochi anni fa un Referendum ci sia già stato ed abbia fallito. «Non dimentichiamoci che la cittadinanza isolana ha già votato pochi anni fa sullo stesso tema. Il quorum non venne raggiunto. Un risultato che, è evidente, non premiò la voglia degli isolani di unirsi in un unico Comune». L’occasione per cambiare c’è già stata e non è stata monetizzata. Non credo sia democratico cavalcare per l’ennesima volta lo stesso argomento. Ricordiamoci anche che per i referendum abrogativi, prima che si possa nuovamente votare, devono passare almeno 10 anni per istituire un nuovo Referendum. Insomma, i presupposti per una netta forzatura c’erano tutti ed evidentemente in Consiglio Regionale qualcuno deve aver percepito questo aspetto. «Al di là di ciò sarebbe più opportuno parlare piuttosto di unificazione di servizi». Una prospettiva che vede favorevolmente predisposti anche alcuni referenti del consiglio regionale campano che, come si augura il sindaco Buono, nel momento venisse sovvertito il governo regionale con i colori del PD, potrebbero essere attuate delle disposizioni che possano incentivare questo tipo di attività. «Si può fare – ha dichiarato il sindaco,- ma adesso sul tema del Comune Unico è bene che si diano tutti una calmata in modo da guardare alle altre esigenze del territorio»