ROMA – Come da copione gli ambientalisti di professione hanno approfittato dell’emendamento Giovanardi alla legge di stabilità, per scatenare la consueta canea di sdegno e riprovazione sulla riapertura dei termini del condono edilizio del 2003 per il territorio della regione Campania. I vari Relacci, Della Seta, Ferrante e Cogliati Dezza tuonano, oggi, contro la Campania, ma hanno platealmente taciuto quando l’istituto della sanatoria è stato introdotto, ex novo, per l’Emilia Romagna con l’articolo 3 del decreto n. 74 del 2012 che, addirittura, consente la ricostruzione di immobili abusivi con contributi pubblici”. Lo scrivono, in una nota, i 15 senatori del Pdl eletti in Campania che ricordano come “i parlamentari ecodem, che ora si stracciano le vesti, hanno votato a favore di quel provvedimento e nulla hanno avuto da ridire neppure in occasione dell’esame del decreto 174 del 2012, contenente disposizioni a favore delle zone terremotate nel maggio 2012, quando cioé avrebbero potuto richiedere tranquillamente l’abrogazione della norma di sanatoria introdotta a giugno per quelle aree”. ” Non c’é ragione, né logica, né politica, che il principio (sanatoria edilizia) valevole per l’Emilia – conclude la nota – non possa applicarsi alla Campania, tanto più se le risorse derivanti dal condono vengano impiegate, così come prevede l’emendamento Giovanardi, per finanziare la ricostruzione delle zone devastate dal terremoto”. Seguono le firme dei senatori: Pasquale Giuliano, Franco Pontone, Franco Cardiello, Luigi Compagna, Gennaro Coronella, Diana De Feo, Sergio De Gregorio, Giuseppe Esposito, Vincenzo Fasano, Cosimo Izzo, Raffaele Lauro, Vincenzo Nespoli, Antonio Paravia, Carlo Sarro e Cosimo Sibilia.