Una vera e propria bomba scoppiata in queste ore nell’ambito del settore marittimo nel golfo di napoli che rischia di provocare ulteriori conseguenze sconfinate ed inimmaginabili. Il sistema venuto alla luce, al termine di anni di indagini è il seguente: dietro pagamento di somme di denaro i marittimi ottenevano il conseguimento o il rinnovo di certificati di idoneità professionale rilasciati dalla Capitaneria di Porto o falsi certificati di malattia per l’accesso a benefici previdenziali. Per delega del Procuratore della Repubblica di Napoli, a seguito di indagini condotte dal pm Woodcock, militari della Guardia Costiera di Napoli hanno dato esecuzione ad un provvedimento di applicazione di misure cautelari personali (2 custodie in carcere, 6 arresti domiciliari, 20 misure dell’obbligo di presentazione alla polizia .giudiziaria.) e un divieto di esercitare la professione sanitari, emesso dal GIPdel Tribunale di Napoli Coluccisu richiesta della Procura di Napoli – sezione seconda “Reati contro la Pubblica Amministrazione”,nei confronti di soggetti, gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di corruzione e falso in atti pubblici, alla cui realizzazione avrebbero contribuito pubblici ufficiali dipendenti dell’Ufficio della Sanità Marittima e personale appartenente al Ministero delle Infrastrutture, in servizio presso la Capitaneria di Porto di Napoli, nonché personale medico in servizio presso la sede INAIL di Napoli o presso l’ASL nonché diversi marittimi e vari intermediari.