DETRAZIONI PER RISTRUTTURAZIONI EDILI: ECCO A CHI SPETTANO

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Con l’approvazione della Legge di Stabilità 2016 sono state estese per tutto il prossimo anno le detrazioni per ristrutturazione edilizia. Grazie al decreto di Stabilità è stato infatti previsto per il 2016 il prolungamento delle agevolazioni fiscali già in vigore nel 2015 nel settore dell’edilizia.
Di seguito una guida al bonus: cos’è, come funziona, a chi spetta, e tutto quello che c’è da sapere.

Detrazioni per ristrutturazione edilizia 2016: cosa sono e come funzionano?
Il bonus ristrutturazione edilizia 2016 confermato nella Legge di Stabilità è una misura che consente ai beneficiari di usufruire di una detrazione Irpef delle spese edili effettuate entro il 31 dicembre 2016. Tale detrazione è pari al 50% fino ad un massimo di 96mila euro. Le detrazioni sono ripartite in 10 quote annuali di pari importo, a partire dall’anno in cui si sono sostenute le spese.
Dal 1° gennaio 2017 il bonus per ristrutturazione edilizia tornerà all’aliquota del 36% per un importo massimo di 48mila euro.

Detrazioni per ristrutturazione edilizia 2016: a chi spettano?
Potranno usufruire delle detrazioni Irpef al 50% per ristrutturazione edilizia 2016 icontribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche residenti o meno in Italia.
In particolare il bonus ristrutturazione edilizia 2016 spetta ai proprietari di immobili, ai
titolari di diritti pedonali di godimento sull’immobile oggetto di detrazione, ai nudi proprietari, ai locatari e comodatari, ai soci di cooperative, agli imprenditori individuali se l’immobile non è ad uso strumentale, alle società semplici, in nome collettivo, in accomandata semplice e soggetti equiparati, imprese familiari con le stesse modalità degli imprenditori individuali. Le detrazioni spettano anche al familiare convivente con il proprietario o possessore dell’immobile oggetto dell’agevolazione: nello specifico spettano al coniuge, ai parenti entro il terzo grado e agli affini entro il secondo grado.
Possono usufruire delle detrazioni anche i contribuenti che effettuano da soli i lavori sull’immobile limitatamente alle spese effettuate per l’acquisto dei materiali utilizzati.

Detrazioni per ristrutturazione edilizia 2016: i lavori ammessi
I lavori ammessi per poter usufruire delle detrazioni per ristrutturazione edilizia 2016 sono:
- lavori per interventi di manutenzione straordinaria: tra questi tipi di lavoro vengono compresi le opere di restauro e risanamento conservativo e i lavori di ristrutturazione edilizia effettuati in ciascuna unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze;
- lavori per interventi di manutenzione ordinaria: questo tipo di lavori danno diritto alle detrazioni quando riguardano le parti comuni degli edifici residenziali;
- lavori per interventi atti alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato: in questo caso le detrazioni sono previste quando i lavori sono effettuati a seguito di calamità naturali, per le quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
- interventi relativi alla realizzazione di autorimesse;
- lavori volti all’abbattimento delle barriere architettoniche;
- interventi volti a garantire una maggiore mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi;
- interventi di bonifica di amianto e di sicurezza domestica;
- lavori volti a garantire la sicurezza della casa da furti, aggressioni o sequestri di persona;
- spese necessarie effettuate per ottenere la certificazione di sicurezza dell’edificio.

Detrazioni per ristrutturazione edilizia 2016: come richiederle?
I contribuenti possono richiedere le detrazioni per ristrutturazione edilizia 2016 indicando nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e, nel caso i lavori venissero eseguiti dal detentore dell’immobile, anche gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo.
I documenti necessari per poter richiedere le agevolazioni per ristrutturazione edilizia 2016 sono:
- una comunicazione diretta alla ASL di competenza, inviata per mezzo di raccomandata A/R, che deve contenere le generalità del committente dei lavori e l’ubicazione degli stessi, la natura dell’intervento da realizzare, i dati identificativi dell’impresa che esegue i lavori con esplicita assunzione di responsabilità rispetto agli obblighi previsti dalla legge in materia di sicurezza sul lavoro e contribuzione e data di inizio dell’intervento di recupero;
- domanda di accatastamento nel caso l’immobile non sia ancora censito;
- ricevute di pagamento Ici e IMU;
- nel caso di lavori effettuati su parti comuni di edifici residenziali, occorre essere in possesso della delibera dell’assemblea di approvazione dei lavori e della tabella millesimale di ripartizione delle spese;
- dichiarazione di consenso del possessore dell’immobile all’esecuzione dei lavori.