DIVIETI PER SPIAGGE E MOVIDA, L’ISOLA RINNEGA I GIOVANI

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Benvenuti sull’isola d’Ischia, terra dove la restrizioni imposte a residenti ma soprattutto turisti amanti della movida e del divertimento abbondano. Un po’ come gli struffoli a Natale o come la neve a Roccaraso nel periodo invernale, giusto per capirci. In una realtà che cerca di scrollarsi di dosso l’etichetta di isola per un target di terza età, ancora una volta una serie di provvedimenti adottati dalle amministrazioni comunali vanno nella direzione di disincentivare iniziative legate al mondo giovanile. Che certo è chiassoso, che certo la notte tutti vogliamo dormire, ma se non ci si riesce a dare un pizzico sulla pancia nemmeno sessanta giorni l’anno allora davvero bisogna seriamente interrogarsi. Ponendosi un quesito, il più semplice del mondo: che strada vogliamo prendere?

Partiamo dal Ferragosto, che vedrà due spiagge come Cava dell’Isola e i Maronti, non a caso le più gettonate dalla giovani generazioni, letteralmente blindate e interdette nella serata del 15. Addirittura, quella di Forio sarà off limits già a partire da questa sera e con tanto di vigilanza a stroncare eventuali ambizioni di singoli o gruppi. Una precisazione va fatta: negli ultimi anni le spiagge isolane venivano abbandonate a fine nottata come una pattumiera dai soliti incivili di turno e addirittura falò ancora accesi con la cenere sotto la sabbia rischiavano anche di far male al prossimo. Dunque, quando hai a che fare con gente che non ha un minimo di senso civico, la logica vuole che non si può fare altro che applicare la linea dura, punto e basta. Una semplificazione, però, verrebbe voglia di dire, perché ci piace pensare che tra tanti scostumati ci siano anche ragazzi per bene capaci di portarsi dietro una busta con i rifiuti dietro. Ma quello che sorprende maggiormente è che due sindaci, nello specifico Francesco Del Deo e Dionigi Gaudioso, per evitare problemi decidono di essere drastici nelle loro decisioni impedendo di fatto a prescindere a centinaia se non migliaia di giovani di celebrare la notte di mezza estate nella maniera tradizionale, quella che ad esempio ha accompagnato la generazione precedente.

Ci si chiede, allora, come mai non si è pensato per il tramite di qualche privato o associazione di promuovere eventi sugli arenili, con un’organizzazione tale in grado di mettere al bando i malintenzionati e soprattutto di gestire flussi e movimenti, impedendo ad esempio l’accensione di falò e quant’altro. Se poi la musica fino a tarda notte, la buttiamo così, può dar fastidio a qualche albergo della zona dei Maronti o dell’area foriana vicino alla spiaggia interamente libera (e sempre più scarrupata) allora è un altro paio di maniche. Finito? Macché, abbiamo appena cominciato. Sempre all’ombra del Torrione, infatti, fa discutere e non poco l’ordinanza varata dal primo cittadino Francesco Del Deo, che impedisce le emissioni sonore dopo una certa ora. Il risultato, che sotto certi aspetti sa davvero di karakiri, è stato di quelli a dir poco sconvolgenti: giovedì scorso, a raccogliere anche le incazzatissime testimonianze provenienti dal web, la disposizione sindacale ha di fatto stoppato – e in pieno estate – una tradizione divenuta ormai un cult, quella del giovedì foriano. Tutto questo, sostiene qualche lingua “velenosa”, mentre gli alberghi possono andare avanti a fare musica e strimpellare fino alle due di notte. Il sospetto, nemmeno tanto velato, è che si sia pianificato tutto nell’ottica di fare in modo che ancor più del solito il turista debba rimanere “barricato” all’interno della struttura dove alloggia. Non vogliamo neanche credere a una cosa del genere, ma fatto sta che una serie di iniziative confermano un dato sempre più chiaro. E, sotto certi aspetti, inquietante.