DROGA, NEL PROCESSO ACQUISITA LA PERIZIA SU ULTERIORI INTERCETTAZIONI

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Nuova udienza del processo sul traffico di droga tra la Spagna, Napoli e l’isola d’Ischia presso la prima sezione del Tribunale di Napoli. Dopo il rito abbreviato per la maggior parte degli imputati, continua l’altro ramo processuale, celebrato con rito ordinario, per gli ultimi due imputati, Pasqualina Siconolfi e Pietro Pesce. È stata acquisita la perizia di alcune altre telefonate intercettate, riguardanti episodi di spaccio contestati a Pesce e  i furti commessi presso l’istituto scolastico Ibsen di Casamicciola, contestati alla Siconolfi. In quest’ultimo caso la perizia è stata effettuata su richiesta della difesa, sostenuta dall’avvocato Michele Calise, che tende a dimostrare la presenza sui luoghi del delitto di un altro soggetto con lo stesso nome del figlio della Siconolfi, all’epoca minorenne, e provare così l’insussistenza dell’aggravante dell’utilizzo di un minore per commettere un reato, aggravante per il quale è previsto l’arresto in flagranza.

Infatti una delle conversazioni acquisite viene ritenuta dalla difesa di importanza fondamentale perché potrebbe spiegare meglio la presenza di un personaggio attualmente sotto processo presso il Tribunale dei Minori per dei fatti che coinvolgono alcuni degli imputati: si tratta, come già accennato, dei due furti che furono perpetrati il 19 e il 22 settembre 2014 presso la Chiesa di Sant’Antonio da Padova e l’Istituto Scolastico “Enrico Ibsen” di Casamicciola Terme. Il testo di quella telefonata consentirebbe, secondo la difesa, di far emergere la presenza di un secondo soggetto, con lo stesso nome di battesimo dell’allora minorenne, smentendo quindi l’identificazione di colui che conversava nella persona del figlio dell’imputata, identificazione tuttora sostenuta dall’accusa.  Il processo è stato rinviato a novembre per escutere di nuovo il teste-chiave di polizia giudiziaria, il maresciallo Ilaria Argentieri.