ESENZIONE PER CANONE RAI, RESTANO DUBBI E PERPLESSITA’

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di Ennio Anastasio

Canone Rai? “da quest’anno sarà facile come accendere la luce, basta un clic” questo lo spot roboante dell’Agenzia delle Entrate che sponsorizza il nuovo modo di pagamento del tributo Rai fortemente voluto nella Legge di Stabilità dal principe di turno a Palazzo Chigi . Vallo  a dire  alle centinaia di patronati e Caf che proprio in questi giorni , moduli alla mano, cercano di risolvere con non poca fatica i più disparati casi che si presentano inevitabilmente in situazioni  ideate ad hoc per generare il caos o meglio il panico tra chi non sa cosa fare, chi pensa di sbagliare facendo, e chi è più onesto di tutti pronunciando  il fatidico “help me,please”. Andiamo per ordine con lo scopo di fare chiarezza. Poco più di tre settimane fa, il Consiglio di Stato era intervenuto bocciando alcuni passaggi del provvedimento-riforma partendo proprio dalla non adeguata definizione di apparecchio televisivo di cui, scrive testualmente lo stesso Consiglio, “non è stata data una puntuale definizione” ed ancora altro  era rivolto a “scrivere il Decreto in forma più semplice e chiara” in quanto si eccepiva una formulazione “eccessivamente tecnica delle disposizioni”. Andando oltre si è anche indirizzato un duro rilievo sulla tutela della privacy che con la nuova forma di riscossione del canone non veniva garantita  agli utenti. Così  il Governo dopo l’intervento dei giudici di Palazzo Spada, è corso ai ripari  sul motto di accogliere  “utili suggerimenti di integrazioni e chiarimenti” e con l’ovvia proroga del termine di presentazione dell’autocertificazione fissata in forma definitiva al 16 Maggio ossia tra pochi giorni, sia se presentata in forma cartacea che online. Tutto chiarito allora?  dai quesiti davvero innumerevoli, che vengono rivolti  dai tantissimi e che dovrebbero trovare soluzione attraverso l’utilizzo di una semplice circolare dell’Agenzia delle Entrate la situazione non sembra per niente rosea e in discesa. Insomma via libera dal Consiglio di Stato al decreto Mise ma resta un profondo caos di fondo su come e quando pagare e d’altronde non poteva essere altrimenti pur cercando da parte del Ministero di far passare per semplice (appunto come un “clic” ) un’operazione di una notevole problematicità e non solo, partendo proprio dal fatto e per opinione di chi scrive, che agganciare un tributo o tassa o come meglio si vuol chiamare, ad un’utenza essenziale quale può essere l’acqua o la luce rappresenta una forzatura psicologica di non poco conto che non ha nulla a che vedere con il concetto di “partecipazione contributiva” ma che invece sa tanto e per certo del bastone e della carota.

Pensionati? armatevi di sistemi tecnologici

Per i pensionati  forse il problema del canone in bolletta della luce non c’è. L’addebito dello stesso potrebbe avvenire direttamente sul cedolino della pensione e quindi non sull’utenza del gestore elettrico a condizione che il reddito del soggetto non superi i 18mila euro. Ma immediatamente nascono le prime perplessità : la comunicazione da inoltrare al proprio Ente previdenziale deve avvenire entro il 15 novembre dell’anno precedente a quello per il quale viene richiesto il pagamento dell’abbonamento televisivo con diretto addebito in pensione e spetterà allo stesso Ente trattenere la rata mensile per procedere all’effettivo versamento. E’ lecito chiedersi a questo punto: se non viene presentata autocertificazione da parte del soggetto, lo stesso si troverà a luglio in bolletta i 60 o i 70 euro dei mesi da Gennaio ad oggi; poi a novembre dello stesso anno potrà comunicare la sua scelta di pagamento del canone sul cedolino per l’anno successivo, ma con tutto questo andirivieni non si rischia di trovarsi contemporaneamente a pagare due volte il canone? in pratica una doppia imposizione fiscale? perché allora non far partire la scelta sin da oggi? sembra che non siano pronti i modelli e le stesse modalità con cui questa opzione debba essere comunicata. E ce la immaginiamo la nonnetta Maria, 75 anni, in collegamento online sul sito www. canone.rai.it che cerca di dipanarsi sui dubbi che la assalgono? o magari la stessa potrà twittare direttamente col principe  scambiandosi un cinguettio su dolci note di importi e scadenze? che bello il digitale, non ha età, basta conoscerlo e saperlo usare!

A  pensarci bene, in ogni caso, l’operazione più semplice, era proprio quella di evitare questo pasticciaccio, che sviscera cento, mille casi diversi, così come tanto diversa e variegata è la vita di ognuno di noi  e lasciare l’utilizzo del nostro bel bollettino  di pagamento canone Rai  con la sana opzione di poterlo pagare nelle due rate semestrali oppure in un’unica rata a gennaio; facile,appunto, come accendere la luce.