È dal 1975, ben 40 anni fa, che un gruppo di isolani coordinati dal loro primo presidente il prof. Salvatore Capezza, diede vita all’ ADVS isola d’Ischia, una lodevole associazione che è oggi una tra le più radicate sul nostro territorio. Sono più di duemila gli iscritti grazie ai quali, ogni anno, vengono assicurate all’ospedale 750 sacche di sangue utili a salvare la vita a tante persone. L’occasione dell’incontro di ieri sera sono state le 40 candeline spente dall’A.D.V.S. A benedire il loro lavoro è stato il vescovo Lagnese che ha officiato la messa nella Chiesa di S. M. di Portosalvo, «ancora auguri all’Associazione – ha detto loro il Vescovo dall’altare – e che possa progredire nel fare il bene». Al centro della sua omelia parole chiave come solidarietà, sacrificio e dono, parole che accomunano fortemente l’essere cristiano ai donatori. Al termine della celebrazione è stata poi recitata la preghiera del donatore, preghiera composta da Papa Giovanni XXIII. La festa si è poi è spostata alla sala conferenze del Grand Hotel delle Terme Re Ferdinando. I tavoli circolari hanno accolto le tante persone tra donatori di vecchia data e nuovi. È stata la giornalista Maria D’Ascia a coordinare i vari interventi; seduti al tavolo della conferenza il dott. Carmine Barile in rappresentanza dell’Amministrazione ma soprattutto come medico e donatore, «a fine mese – ha dichiarato il vice sindaco – ci riuniremo alla presenza di tutti i sindaci nella sala consiliare per una cerimonia di consegna di benemerenze civiche a quei personaggi che si sono distinti nell’opera della donazione». Rosa Iacono ha poi sottolineato l’importanza della donazione del sangue e in particolare del lavoro dell’Associazione ischitana che spesso ha fatto fronte a delle vere e proprie emergenze. È poi intervenuto il presidente onorario capitano Coppola che ha invece raccontato com’è che si è avvicinato all’Associazione, era il 1966, l’anno dopo il sangue sarebbe diventato gratuito. Presenti poi l’ Avv. Nicolaniello Buono e Camillo Iacono presidente del Lions Club dell’isola d’Ischia che, come tradizione, è sempre stata al fianco dell’ADVS supportandone l’attività. «Sono subentrato come presidente 10 anni fa, per il trentennale – racconta invece Luigi Trani – ogni presidente ha lasciato un seme che si è poi tramandato. Oggi dobbiamo ringiovanire e così crearci il futuro. Dobbiamo invogliare altre persone a venire in Associazione, persone che apprezzano e imparano ad amare questa capacità di donare». Da Roma è poi arrivato il dott. Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale della Federazione nazionale delle associazioni di donatori di sangue, «40 anni di storia non è poco – ha dichiarato ai donatori in sala – e rappresentano la storia di tanti donatori e di tante donazioni che hanno ancora più bisogno di rispetto e di onorificenze, siete esempio di un grande valore». La serata è poi proseguita con il racconto dei tanti donatori, fieri di aver contribuito nel salvare la vita a chi aveva bisogno, ad alcuni di loro sono poi state conferite le benemerenze per aver raggiunto traguardi significativi. Come ogni compleanno che si rispetti c’è bisogno di un regalo e quello che noi isolani possiamo fare all’A.D.V.S. è quello di andare a donare, mancano infatti 20 donatori per raggiungere il numero di 800 donazioni in un anno grazie al quale l’A.D.V.S. isola d’Ischia potrà gestire in proprio la sua raccolta.