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ORE 19.35 – De Luca ha ancora un pensiero strettamente legato all’isola: “Abbiamo tre urgenze da affrontare. Nell’ordine il ripascimento delle spiaggie, la depurazione ed i trasporti, senza dimenticare la sanità. Questi quattro temi saranno debitamente tutelati, potete stare tranquilli…”.
ORE 19.28 – L’ultimo affondo di De Luca: “Siamo un paese ospitale e dobbiamo continuare a esserlo con chi si integra nel nostro tessuto e nei nostri territori, ma se ci sono persone che organizzano giri di prostituzione o di spaccio di droga o ancora accendono i rifiuti trasformandoli in roghi tossici, deve essere cacciato via senza se e senza ma”. Poi la chiusura: “Altri cinque anni di governo di centro destra in Regione e saremmo inesorabilmente affondati”.
ORE 19.08 – Tocca a De Mita che in merito all’accordo con De Luca fa una sorta di rewind raccontando una serie di retroscena. “Devo essere onesto, la prima idea fu quella di continuare con chi aveva governato nel precedente quinquennio, ma perchè volevamo rivitalizzare quel progetto. Anche se devo riconoscere che sotto questo aspetto non c’era una visione univoca al nostro interno. Poi è arrivata la telefonata di De Luca e la richiesta di prendere un caffè insieme, ma non volevo che la cosa passasse per un’operazione nostalgica. Ripeto, dobbiamo riportare la politica ed il dialogo coi cittadini al centro di tutto”.
ORE 18.46 – De Luca: “L’UdC ha colto un passaggio di fase drammatico che vivono Italia e Campania, ormai siamo arrivati al punto massimo di distacco tra cittadini ed istituzioni, la politica è ormai un qualcosa che allontana. Penso ad un qualcosa di più grande di noi, a Papa Francesco, che arriva in un momento particolare della Chiesa. Quando è diventato Pontefice c’era un rinsecchimento, con Piazza San Pietro sempre più vuota. Lui è arrivato facendo quasi una scelta di rinuncia al potere, fa insomma una scelta di valori anche difficile. Ha rinunciato ad un rapporto privilegiato col mondo politico ed ha trasferito alla Chiesa il senso della gente che soffre. Bene, quella che pareva essere una scelta di rinuncia si è rivelata una grande scelta di egemonia e guida spirituale: incredibilmente, oggi, la Piazza è di nuovo gremita, i giovani sono entusiasti e la funzione di Papa Francesco di guida spirituale va ben oltre la Chiesa cattolica. E’ stata una storia di riconquista. Giuseppe De Mita voleva dire questo, dobbiamo ritrovare un’anima, siamo i costruttori della democrazia italiana: siamo questi, e se vogliamo riprendere il filo tra cittadini e istituzioni dobbiamo rappresentare l’esempio. Io mi ritrovo in una scelta di grande idealità: in meno di due mesi non c’è stata una nomina improntata a criteri politici, sfido chiunque a dimostrare il contrario. Quello che ci tiene uniti è la volontà di ricostruire la politica nel senso nobile del termine”. Poi l’autocritica: “Bisogna riconoscere che negli ultimi anni abbiamo espresso una classe politica deprimente”. “Continueremo a mantenere questa caratteristica – aggiunge – il mio governo regionale continuerà a stare tra i territori non passando quattro giorni alla settimana a Roma. Lì puoi mangiare l’amatriciana, non amministrare la Campania. Ripeto, saremo l’amministrazione dei territori. Abbiamo raggiunto un’intesa politica anche per giungere ad un decentramento dei poteri, noi non dobbiamo e possiamo gestire i contributi dei mille euro. Noi dobbiamo fare leggi, la gestione deve passare ai Comuni che sono più vicini ai cittadini.
ORE 18.28 – Inizia il faccia a faccia tra Vincenzo De Luca e Giuseppe De Mita dal titolo “Le ragioni di un accordo”.
ORE 18.20 – Microfono a Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’UdC: “Ridare la parola ai cittadini è davvero un aspetto fondamentale e con i fatti, non con le chiacchiere. Ci auguriamo di fare cose concrete. Se la politica avesse realizzato appena il dieci per cento di quanto promesso agli italiani, adesso non ci ritroveremmo in queste condizioni. Noi, almeno, nel 2008 abbiamo avuto il coraggio di dire basta ad uno stato di cose non più sopportabile, uscendo da un bipolarismo che era chiaramente forzato”. E poi conclude: “Difendere i valori dello scudo crociato credo sia un qualcosa di significativo per questo paese”.
ORE 18.12 – Interviene Giuseppe De Mita, commissario UdC: “Avevamo il dovere di celebrare questa festa, una sorta di liberazione da tutti i limiti che noi ci siamo caricati sulle spalle e con tutto quello che è accaduto a pochi giorni dall’apertura della campagna elettorale abbiamo dovuto affrontare. De Luca lo sa, dobbiamo fare in modo che i cittadini recuperino la fiducia nei cittadini. Noi abbiamo continuato a fare campagna elettorale, perchè non può essere legata soltanto alla richiesta del consenso, ma deve essere finalizzata al dialogo costante e continuo con la gente. I nostri comportamenti devono tradurre le nostre parole, altrimenti non riusciremo a recuperare la credibilità della politica…”.
ORE 18.12 – Prende la parola Biagio Iacolare: “Sento il dovere di ringraziare tutti e ricordare a tutti dello sforzo profuso nella zona Cesarini della campagna elettorale alle regionali dove noi abbiamo scelto la politica del fare, rappresentata dall’uomo che ha dimostrato di fare scelte concrete”.
ORE 18.10 – Tocca al presidente del consiglio comunale Vincenzo D’Ambrosio: “Abbiamo un dovere, quello di lavorare nell’interesse comune. Lei con grande onestà intellettuale disse che di questo passo ad Ischia saremmo arrivati a nuoto, ma devo riconoscere che dopo le sue promesse qualcosa sui trasporti terrestri, ad esempio, già è migliorato. Per chi sogna la Campania? Bel titolo, speriamo arrivino le risposte che la gente si attende da tanto tempo…”.
ORE 18.06 – Inizia ufficialmente la festa, prende la parola il sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna. “E’ difficile fare il sindaco – dice rivolgendosi a De Luca – immagino governare la Campania. Ma i problemi sono tanti, i problemi, la questione urbanistica ed altri. Ma bisogna trovare soluzioni perchè la gente vuole risposta dalla politica, altrimenti la mancanza di fiducia sulla stessa si riflette inesorabilmente sulla società. Che, va detto, la gente si aspetta. A nome della nostra comunità, le dico grazie”.
ORE 17.34 – Arriva anche Vincenzo De Luca, la kermesse sta per cominciare.