Finte residenze ad Ischia. Proroga di indagine per 140

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Finte residenze per non pagare l’Imu, ufficialmente, ma con molteplici risvolti dagli sgravi fiscali, passando per le elezioni fino allo sbarco estivo e dei veicoli e le compravendite. Sono 140 gli indagati.Un sistema per viaggiare beneficiando anche degli sconti sui trasporti vi amare, per portare l’auto sull’isola ne periodi estivi quando lo sbarco con veicoli sul  territorio insulare è precluso ai non residenti,  per i benefici fiscali e gli sconti di viaggio. Sullo sfondo gli accordi politici amministrativi che passano per ufficiale e politici. Avrebbero, infatti, prima di tutto fatto carte false per ottenere vantaggi sotto il profilo fiscale, tributario, ma anche qualche agevolazione sul campo dei trasporti. Una strategia  finita al vaglio della magistratura che sta indagando sulla  presunta truffa delle false residenze nell’isola d’Ischia. La Procura di Napoli a notificare 140 avvisi di proroga delle indagini vista l’esigenza dei pm di chiedere altri mesi per fare altre verifiche a carico di altrettanti cittadini, tutti residenti a Napoli. Secondo l’ipotesi investigativa costoro avrebbero ottenuto falsi certificati di residenza nei cinque comuni ischitani nelle abitazioni intestate come prima casa. Atti ritenuti falsi, alla luce di una serie di verifiche portate avanti dalle forze di polizia sull’isola, che finisce con il determinare un danno erariale alle casse dei rispettivi municipi ischitani; ma anche un vantaggio immediato, sempre sotto il profilo tributario, per i finti residenti.Falso e truffa le accuse mosse dai pm del pool reati contro la pubblica amministrazione, sezione coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Amato.