FORIO, STOCCATA DI VITO IACONO AI “TRADITORI”: PENSANO SOLO AI LORO AFFARI

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Vito Iacono, già consigliere comunale di Forio, accende il clima politico all’ombra del Torrione. Lo fa con un post indirizzato presumibilmente (anche se entrambi non vengono mai nominati) al consigliere di minoranza Stani Verde e all’ex sindaco Franco Regine. Ecco il testo integrale che contiene davvero accuse al vetriolo:


Erano insieme ai tempi della grande svendita a quelli di fuori del Porto di Forio ed insieme ingannavano gli operatori storici, erano insieme ai tempi del grande imbroglio del Green Flash, erano insieme quando falliva prima Pegaso e poi Torre Saracena, erano insieme quando gestivano lo smaltimento dei rifiuti nelle strutture sportive, erano insieme quando sperperavano centinaia di migliaia di euro per un assurdo progetto che contaminava Zaro e facevano clientele per un sito di stoccaggio dei rifiuti, erano insieme quando si creavano i presupposti fondanti del fallimento della Fondazione “La Colombaia”, erano insieme quando Cava dell’Isola crollava, erano insieme quando recedevano dall’accordo per la metanizzazione, ed insieme non hanno contributo, in decenni di politica e di amministrazione, alla realizzazione del depuratore o di una sola opera infrastrutturale strategica per il paese.
Insieme hanno sostenuto, direttamente o indirettamente, questa amministrazione, loro degna erede, che ha dato pieno compimento al loro progetto affaristico e clientelare. La novità è che a dividersi la torta loro questa volta non c’erano, erano stati estromessi, non era più il loro turno e così non sono riusciti a rispettare impegni già presi.
Un unico comune denominatore che li accomuna??? Il tradimento!
Uno ha tradito i propri elettori ai tempi del cambio di casacca, l’altro ha tradito una storia bella di valori alti e di sinistra.
Insieme hanno tradito la propria gente.
Insieme non hanno mai testimoniato di essere all’altezza delle tradizioni, della cultura, della storia del nostro Paese e della nostra Gente.
Si può ancora fondare un progetto politico sulle promesse di posti di lavoro, di un pezzo di spiaggia, della clientela più bieca e becera abusando della paura e dei bisogni della nostra Gente?
Il nostro Paese, le nostre Donne, i nostri Uomini, i nostri Giovani, i nostri Disabili, i nostri Bambini, i nostri Anziani meritano altro!
Il Paese non è cosa loro, dei loro amici, spesso estranei.
Il Porto, i grandi giacimenti culturali ed ambientali sono della nostra Gente e devono rappresentare, per loro, una occasione di sviluppo, di lavoro e di reddito, una occasione per tutti non i soliti affari per pochi. I loro affari!