ISCHIA – Il mare di intercettazioni telefoniche che hanno caratterizzato l’operazione denominata Free Market è stata oggetto anche di vicende decisamente controverse. E tra queste spicca anche quella di un rifiuto categorico ad effettuare i mercatini natalizi nella frazione di Testaccio. E’ proprio Antonio Stanziola e comunicarlo telefonicamente al tesoriere dell’associazione Testaccio Grandi Eventi, Giorgio Vuoso, spiegandogli che tale Clorinda ha avuto un incontro in municipio con il sindaco per la questione dei mercati natalizi, ma questi era rimasto sulla sua posizione ovvero aveva vietato nuovamente il mercato tradizionale al Testaccio, confermando quale unico mercatino quello che si svolgeva nel centro di Barano.
Una decisione categorica di fronte alla quale, appena appresa la notizia, il tenente della polizia municipale di Barano era apparso decisamente irritato al punto tale da studiare una sorta di controffensiva. A Vuoso, lo Stanziola chiede incitandolo in maniera forte di coinvolgere nella vicenda il consigliere comunale Francesco Pasquale Buono – detto Ciccio – che era un personaggio politico di riferimento per la frazione baranese, raccomandandosi però di non svelare che dietro l’organizzazione ci fosse lui in prima persona, dal momento che proprio il sindaco Paolino Buono gli aveva già negato l’autorizzazione ad organizzare l’evento. Ecco il testo integrale dell’intercettazione telefonica.
S – STANZIOLA NICOLA ANTONIO
- VUOSO GIORGIO
V – Wa…
S – Guarda che quello (il sindaco, ndr) gli ha detto no a Clorinda…
V – e con quale motivazione?
S – eee… le pezze non le pezze… ma io adesso devo capire… a Barano stanno mettendo la casette… allora noi diamo fastidio a quelli di Barano perché se facciamo il movimento al Testaccio… hai capito!
V – poi ci sono i fratelli Irace e quel cesso di Tony Buono (il consigliere comunale, ndr)
S – ora si dovrebbe pompare a Ciccio stasera (Fancesco Buono, consigliere comunale, ndr) e dirgli: Ciccio ora devi andare tu là e dirgli… fammi capire, poiché si fa a Barano al Testaccio non si deve fare più! Se Ciccio c’ha le palle deve buttare i pugni sul tavolo! E deve dire il mercato si deve fare pure al Testaccio!
V – Stasera lo chiamiamo un attimo… e glielo vado a dire…
S – ha detto vicino a me (il sindaco, ndr) ‘Ma tu al Testaccio che stai facendo?’… io niente! Io al Testaccio mi sono ritirato non voglio sapere nulla… no perché le pezze.. Paolino a me non me ne fotte proprie… ha detto che non lo devo fare e non lo faccia ma sappi che c’è un po’ di ribellione… eee figurati la ribellione… allora adesso mi deve dire lui, ora deve andare Cccio…
V – Scusa non ho capito ma allora bisogna andare a nome di queste femmine allora?
S – bisogna andare a nome della gente del Testaccio…
V – mica può mettere a te in mezzo?
S – no, a me in mezzo no, deve andare a nome delle femmine, a nome vostro, secondo me dovete andare anche voi… gli dovete dire… mi devi far capire perché non volete che facciamo il mercato perché voi dovete fare ‘u speziale’ a Barano, ma che ce ne fotte a noi di Barano?
V – Ma perché lo dovrebbero fare tutti i giorni!
S – sì, ma chissà che devono vendere, questi scemi che sono venuti da Napoli chissà che cosa devono vendere… le casette, stanno montando il palco, gli eventi… questi portano gli eventi. Ma quali eventi! Ma quali eventi portano, a Natale col freddo in mezzo alla srada…
V – Vabbè, allora stasera vediamo…
S – fatemi sapere perché domani mattina tocca dire a questi… poi stasera ci sto pure io al Testaccio…
Il resto è conseguenza quasi scontata con Stanziola che contattava telefonicamente Ciccio Buono, consigliere comunale, al fine di spronarlo nuovamente a contattare il sindaco Paolino Buono e convincerlo della necessità di fare il mercato in località Testaccio nella settimana delle festività natalizie. Nel corso della telefonata lo Stanziola non risparmiava commenti negativi sull’altro consigliere Tony Buono al fine di stuzzicare il suo interlocutore che al contrario era politico navigato e di lungo corso: “Ma è possibile che l’ultimo consigliere arrivato comanda più di te?… Perché il Buono così ha deciso e il sindaco così si è fatto convincere?”. Secondo l’autorità giudiziaria anche in questa conversazione “traspariva un interesse spasmodico da parte del responsabile dell’UTC nel voler per forza organizzare quel mercato per il quale egli stesso aveva provveduto a contattare gli ambulanti”. Ovviamente, nell’ordinanza lo stesso gip rappresenta “che allo Stanziola, tra i molteplici incarichi ricevuti, non è mai stato affidato ufficialmente quello per l’organizzazione degli eventi”. Una sottolineatura importante, sottile, tesa a voler rimarcare una volta di più quella che quantomeno poteva essere definita un’invasione di campo a tutti gli effetti.