FREE MARKET: STANZIOLA, LA DI SCALA E LA “CASA BIANCA”

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Il filone d’indagine che ha determinato un vero e proprio terremoto nel Comune isolano, non si è limitato agli episodi fin qui decritti, ma ha interessato anche una vicenda che vede coinvolta l’attuale Consigliera Regionale Maria Grazia Di Scala. L’ex consigliere di minoranza di Barano non sarebbe coinvolta in virtù del suo ruolo politico, ma perché difensore legale di Raffaele Piro, titolare di un albergo ai Maronti: l’indagata avrebbe commesso falso materiale nel difendere la sua posizione. Tra gli episodi contestati a Stanziola, ce n’è uno particolarmente rilevante: avrebbe provato ad acquistare a un prezzo estremamente conveniente una struttura alberghiera, nei cui confronti aveva lui stesso emanato una ordinanza di abbattimento proprio al fine di ottenere un deprezzamento del valore del bene. Nell’ordinanza sono riportate alcune intercettazioni che vi proponiamo al fine di comprendere la posizione degli indagati in questo altro filone dell’inchiesta.

A metà gennaio del 2014, una telefonata tra il Tenente Stanziola e l’avvocato Luigi Mattera, viene intercettata dai Carabinieri. Nel corso di questa telefonata, il vigile, nonché responsabile dell’Ufficio Tecnico, chiedeva informazioni circa la vendita di dell’Hotel Casa Bianca, immobile per il quale lo stesso funzionario aveva firmato appena un mese prima un’ordinanza di demolizione:

Stanziola:«ma la Casa Bianca quanto vogliono?

Mattera: «la casa Bianca volevano 800mila euro, ma ora che hai fatto fare un’ordinanza di demolizione… »

Stanziola: «quindi allora è sceso il prezzo..»

Mattera:«ma non l’avete fatta voi scusami?»

Stanziola:«… ee si l”ho fatta io l’ordinanza… vabbè fammi sentire quanto… 600mila euro me la da? …omissis… »

Mattera:« perchè sei interessato tu?»

Stanziola:«no, c’è un mio amico che se la vuole comprare, 600 mila euro… omissis …va bene, fai questa trattativa, ora ci sta questa ordinanza sopra … quindi!! hai capito?»

Mattera «va bene, va bene».

Sulla scorta della conversazione sopra riportata si comprende, secondo quanto citato dall’Ordinanza di Custodia cautelare, che il Tenente Stanziola, stava tentando di speculare sul prezzo della struttura in virtù di un’ordinanza di demolizione da lui stesso emanata (che per ovvie ragioni faceva calare il prezzo dell’immobile). In questa storia entra anche Raffaele Piro, assistito dall’ex consigliere di opposizione del Comune di Barano, l’avv. Maria Grazia Di Scala. Dalle indagini sul Tenente dei Vigili Urbani, viene intercettata una telefonata proprio con la Di Scala:

Stanziola chiama l’avvocato Di Scala, il giorno in cui viene notificata a Piro l’ordinanza di demolizione n. 70 (riguardante Casa Bianca)

Stanziola:«Maria buon giorno comunque quelle ordinanze te le ho firmate»

Di Scala:«l’hai firmate e questo volevo sapere, così sai che faccio lo faccio andare in Comune in maniera che gliela notificano pure…»

Stanziola:«e allora fallo venire tra un’oretta e mezza glielo dico a Pesce (messo notificatore del Comune di Barano (n.d.r.)» ecc..

In quella frase “ti ho firmato quelle ordinanze, emerge l’ipotesi dell’emissione di un atto per i quale forse vi è stato un preventivo accordo tra i due.

 

In un’altra intercettazione invece, i due si scambiano gli auguri di Natale, e poi  il Tenente comunica alla Di Scala di essere indagato dai Carabinieri:

 

 

Stanziola:«No specialmente io che adesso sono indagato dai CC, hai capito? (ride)»

Di Scala: ride (parola incomprensibile)

Stanziola:«a.. guarda Maria Assurdo…tu ti rendi conto? Quel chiattone di merda che sta giù ai Pilastri (si fa riferimento a Alessandro Slama), hai capito quello che fa il pane?»

Di Scala: «aa il panettiere? si…»

Stanziola:«si il panettiere, venne l’anno scorso al mercato, quest’anno non l’ho fatto venire perchè l’anno scorso a settembre non venne più hai capito?»

Di Scala:«si»

Stanziola:«e quindi ci lasciò appesi, quest’anno non l’ho fatto venire, è andato a fare una denuncia dicendo che io avevo chiamato a Maria Scotti, la sai?»

Di Scala:«si si …»

Stanziola:«che io avevo chiamato Maria, io la pagavo e Maria faceva le graffe per conto mio… ma guarda un po’ »

Di Scala:«ahhh niente di meno….tu guarda un po’»

Stanziola:«invece quando Maria … per l’associazione fatta al Testaccio, l’intento era unico, l’anno scorso abbiamo aggiustato il monumento, abbiamo fatto un casino di cose, hai capito? Questo scemo è andato a dire che io avevo fatto fuori lui per prendermi io l’incasso…io pagavo Maria e poi mi facevo l’incasso… tu hai capito?»

Di Scala:«cose da pazzi…»

Stanziola:«no ma guarda … e sti scemi dei Carabinieri hanno abboccato dietro e stanno facendo indagini … Gennaro Bonavoglia sta facendo indagini…»

Di Scala:«vabbè vedremo a che vanno a finire»

Stanziola:«aah si vabbuò però hai capito ti da fastidio perchè chiamano persone poi chiedono, Antonio Stanziola che ruolo teneva…ma come vi permettete di mettere il nome di una persona in mezzo? Non lo so…»

Di Scala:«certo da fastidio…»

Stanziola:«a vabbè di nuovo tanti aguri…»