GUARDIA COSTIERA, I NUMERI DELLA LOTTA PER LA DIFESA DELL’ECOSISTEMA ISOLANO

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Durante la cerimonia del passaggio di consegne tra i Comandanti del Circomare, avvenuto sabato scorso a Ischia Ponte, è stato il Contrammiraglio Arturo Faraone a tracciare un esaustivo bilancio, decisamente positivo, del triennio di gestione del Tenente di Vascello Alessio De Angelis nonostante le non poche difficoltà che il Corpo è stato chiamato a fronteggiare. Il Contrammiraglio ha inizialmente delineato le peculiarità del nostro territorio: «Ischia – ha dichiarato Faraone – è un’isola che mi particolarmente cara. Un’isola certamente bella, ma difficile da gestire. Comprende tanti comuni, con un Circomare particolare, alle cui dipendenze vi sono ben quattro Uffici, quindi non pochi. Occorre una gestione intelligente, oculata, umana. Cosa che De Angelis ha saputo fare, e lo si percepisce non solo nell’apprezzamento dei sindaci ma anche nella dimostrazione di ciò che il Comandante ha realizzato in questi anni fruttuosi». L’ammiraglio ha fatto riferimento alle bellissime e sentite parole di saluto pronunciate dal Comandante uscente: «La sua prolusione era sincera, e anche rotta dall’emozione, perché non è facile lasciare un comando così impegnativo ma anche entusiasmante». L’analisi di Faraone si è poi addentrata in dettaglio nella complessa attività degli uomini del Circomare:  «De Angelis ha innanzitutto puntato sulla tutela ambientale, fondamentale in un’isola dall’ecosistema complesso e  delicato. Il Circomare Ischia ha inciso in maniera molto importante su questo aspetto, con notevoli attività di polizia giudiziaria sugli impianti di depurazione spesso non in linea con la normativa vigente, alcune volte assenti, altre volte difformi. Proprio per questo impegno di De Angelis e dei suoi uomini l’associazione Legambiente ha insignito il Circomare Ischia del premio “Ambiente e Legalità” del 2017. Si legge nelle motivazioni: “Per le molteplici attività di contrasto alla criminalità ambientale in particolare legate alla cattiva depurazione, alla pesca illegale e all’abusivismo edilizio costiero”. Parole sincere che condivido in pieno».

Faraone ha poi elencato una serie di dati illuminati, veri e propri indici rivelatori dell’azione protrattasi in questi anni: «Numerose sono le indagini delegate al Circomare Ischia dalla Procura di Napoli, dalla quale sono spesso arrivate parole di stima. Dal punto di vista numerico, abbiamo avuto 83 notizie di reato, e duecento annotazioni di polizia giudiziaria. La tutela delle risorse ittiche ha portato a 130mila euro di sanzioni amministrative, 4mila chili di prodotto ittico sequestrato, 11 km di reti e attrezzi non consentiti.  La ficcante attività di vigilanza ha riguardato anche il Regno di Nettuno, con l’elevazione di 600 verbali, 103 per inosservanza del regolamento di gestione dell’Area marina protetta con 400mila euro di sanzioni. Tutto questo senza contare la normale attività di movimento quotidiano nei porti, con il controllo del traffico: negli scali isolani avvengono ogni giorno circa 150 movimenti di navi passeggeri, unità da diporto, pescherecci. Un impegno dunque gravoso». Sono numeri che la dicono lunga su come l’ecosistema dell’isola d’Ischia, sotto svariate forme, continui ad essere attaccato, e su come l’impegno della Guardia Costiera riesca comunque a fare da valido argine. Un altro aspetto messo in luce dal Contrammiraglio circa l’impegno del Circomare è stato quello “culturale”: «Importante è stata anche la veicolazione della cultura del mare, attraverso partner storici come Legambiente, Marevivo e la Lega navale. Dunque una maggiore pubblicità della difesa del mare, anche nei confronti di scolaresche e studenti». Intensa anche l’attività amministrativa: «Sono state rilasciate quasi duemila autorizzazioni, è stata realizzata la monografia antincendio per i porti di Ischia e Sant’Angelo, con la individuazione dei punti di sbarco del pescato a Ischia e Forio». L’ammiraglio non ha dimenticato momenti drammatici e particolarmente delicati: «Grande è stato l’impegno del Circomare in occasione del tragico sisma dell’agosto di un anno fa, e nell’organizzazione del G7 dei ministri dell’interno nell’ottobre 2017 con la gestione della sicurezza. Gli ottimi risultati hanno confermato che la Guardia Costiera non si tira mai indietro». Capillare è stata anche l’attività di controllo delle coste e di salvataggio: «L’attività di soccorso Sar (search and rescue) ci ha portato a salvare qualcosa come 250 vite umane. Un’attività difficile e impegnativa, ma condotta con passione, determinazione e soprattutto con uno sconfinato amore per il mare. Un mare che noi cercheremo sempre di difendere. Grazie al Comandante De Angelis per l’ottimo lavoro fatto e “buon vento” al Comandante Meloni», ha concluso il Contrammiraglio Faraone.