- Generalmente l’influenza si manifesta nei bambini con gli stessi sintomi degli adulti, ma le conseguenze e l’evoluzione della sindrome influenzale possono essere diversi. Ne abbiamo parlato con il dottor Vincenzo D’Ambrosio, medico pediatra dell’isola.
Dottore quali sono i sintomi che presentano i bambini a seguito dell’influenza?
«I sintomi sono quelle generici, ovvero febbre alta, tosse e disturbi gastrointestinali. Ci sono infatti due varianti dell’influenza, una respiratoria, con febbre alta e tosse forte, ed una forma più gastrointestinale. Attualmente tra i miei pazienti, almeno un 30% risultano affetti dalla sindrome influenzale, e credo che questa percentuali aumenti alla ripresa delle scuole, in quanto la permanenza in luoghi chiusi per molte ore può aumentare le possibilità di contagio».
Quali possono essere le cure migliori?
«Le cure consigliate sono soprattutto il riposo da qualsiasi tipo di attività, scolatica o ginnica, e curare i sintomi con antipiretici, e con farmaci sintomatici per la tosse, se è molto fastidiosa. Inoltre bisogna tenere un’alimentazione leggera, con pasti piccoli e frequenti, per consentire una migliore digeribilità, soprattutto nella forma gastrointestinale. È necessario anche mantenere una buona idratazione, bevendo molto e spesso».
Lei consiglia la vaccinazione antinfluenzale?
«La vaccinazione è sempre consigliabile in alcuni soggetti, come i bambini con particolari patologie respiratorie, ad esempio l’asma ed in tutti i bambini che hanno patologie croniche, cardiopatie o malattie renali particolarmente impegnative. Il bambino sano può anche non vaccinarsi. L’importante è rispettare alcune piccole regole per limitare le possibilità di contagio: avere un’alimentazione ricca di agrumi e verdure, arieggiare i locali dove si soggiorna per molto tempo, starnutire con un fazzoletto dinanzi alla bocca sono alcune delle buone pratiche per prevenire l’influenza».
(MA.GA.)